Cultura

La folle gioiosità degli “Atellani” chiude “Talos Anteprima”. Da questa sera, la rassegna jazz è “Internazionale”

La serata conclusiva dell’Anteprima del Talos Festival, ieri sera, è stata emblematica della grande forza coesiva e culturale della banda, espressione musicale dello spirito autentico di un popolo, del Sud, in particolare.

Sul sagrato della Cattedrale, si sono esibiti i giovanissimi musicisti dell’Ensemble di Trombe dell’Istituto Comprensivo Statale “Massari/Galilei” di Bari, diretti dal Maestro Rocco Caponio, «un musicista con il sacro fuoco dentro», come lo definisce il Maestro Pino Minafra, e il lucano Complesso Bandistico Atellano, diretto dal Maestro Pasquale Di Muro.

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Il concerto, dopo l’auspicio del direttore artistico affinché, con la partecipazione al bando regionale, per almeno tre anni il Festival operi in «condizioni di normalità», è introdotto dai piccoli suonatori di fiati diretti dal Maestro Caponio che trasfonde la passione per la Musica nei suoi piccoli allievi: un amore che parla attraverso il corpo, i movimenti con cui li dirige. «Chi suona gli strumenti a fiato, ha un guizzo di sana follia, di vivacità» celia il Maestro Minafra. I ragazzi di Caponio suonano da soli e accompagnati, in seguito, dalla Banda di Atella, con una simpatica incursione vocale del direttore artistico del Talos Festival. Un progetto, quello dell’Istituto barese lodevole, teso a valorizzare la musica e a promuovere i giovani talenti.

Il Sagrato, in seguito, si svuota: ecco che arrivano i piccoli performer, biancovestiti, diretti dal Maestro Giulio De Leo della Compagnia Menhir. In ossequio alla vivace “follia”, una delle chiavi di lettura del Talos Festival, i piccoli riaccolgono il Complesso Bandistico Atellano a suon di legnetti battuti sul sagrato. I musicisti atellani confluiscono da diverse parti, suonando “Atella” sotto la “conduction” del Maestro Livio Minafra, autore del brano. Un omaggio al sodalizio tra il Complesso Bandistico Atellano e il giovane Minafra: la Banda di Atella ha fatto parte, infatti, del progetto “Scorribanda”, con l’attore Raffaello Fusaro e lo stesso Minafra ed ha animato il film “Ameluk”, di Mimmo Mancini, la cui colonna sonora è stata scritta sempre da Livio.

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La singolare bellezza della Banda Atellana è nella intergenerazionalità: i musicisti sono di età diverse e sono accomunati dall’amore per la musica e dal desiderio di vivere i momenti più significativi della piccola comunità, nata nel Trecento sull’antico borgo di Vitalba e patria dell’Aglianico, condividendo note, cuore e sudore. Variegato il repertorio proposto dagli “Atellani”. Da “Sinfonia italiana” al cha-cha-cha (un piccolo musicista atellano ne dà un delizioso saggio), dalla rumba al samba, dai divertimenti musicali a “Pop in the spots”, per concludersi con “Dio è zingaro”, sotto la conduction del suo autore, Livio Minafra, e dei piccoli performer. Non resiste alla voglia di “condurre” anche Pino Minafra, con “Pinocchio”.

Significativo l’intervento dell’assessora alla Cultura Monica Filograno: «Si conclude, questa sera, l’Anteprima di un Festival complesso ma gioioso. Un festival vivo, che si arricchirà, da ora in poi, della bellezza della danza e non posso che lodare la professionalità e la bravura del Maestro Giulio De Leo e della Compagnia Menhir. Il Talos sarà un festival che, di anno in anno, avrà una veste sempre nuova, senza mai tradire la propria anima. Sarà un festival che metterà in sinergia tutte le forze del paese: un esempio è il “Talos DOPO Festival”, animato dal GiovanIdee Forum di Ruvo di Puglia, che prevede il coinvolgimento di alcuni locali della città». Alla fine, legge una poesia di Rodari: «È difficile fare le cose difficili/parlare al sordo/mostrare la rosa al cieco. /Bambini, imparate a fare cose difficili/dare la mano al cieco/cantare per il sordo/liberare gli schiavi che si credono liberi. Dovremmo imparare a farlo tutti».

Un omaggio folle e gioioso alla “Ricciolina”, canto amato dai Bersaglieri, conclude, poi, l’Anteprima del Talos che, da questa sera, canterà le note di tutto il mondo in Piazzetta Le Monache, a partire dalle 20.30. Per informazioni su costo dei biglietti e abbonamento, consultare il sito www.talosfestival.it. A ingresso gratuito, il concerto, alle ore 18.00 e presso la Pinacoteca Comunale (Via Madonna delle Grazie 2), di Eugenio Colombo con la performance “Lirica” della Compagnia Menhir.

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