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LA FIGURA DEL “CIRENEO” NEL CORSO DELLA PROCESSIONE DELLA “PIETA'”

La pallida e bellissima “Maria SS. della Pietà”, che con passo mesto, attraversa le vie di Ruvo di Puglia il Sabato Santo, ha un mite e contrito compagno di viaggio: il Cireneo.

Non ha un nome. Non ha un volto. Solo il Priore conosce la sua identità.

Cammina a piedi nudi e porta una croce di cinquanta chili. Prega per sé e per tutti coloro che ne hanno bisogno. Che si tratti di bisogni materiali o spirituali.

Nel Cireneo vivono tutti coloro che, nell’anonimato, compiono opere di bene secondo il precetto evangelico per cui “ Quando fai l’elemosina non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra” (Mt, 6, 1-4.

La cupa buffa, il cappuccio con due aperture in corrispondenza degli occhi, che ricopre il suo viso ha un significato stupendo: il bene si fa con discrezione, senza sfoggio e senza proclami.

E’ la stessa buffa che copriva il volto degli zelanti confratelli dediti a molteplici opere di carità, quella stessa carità invocata nell’Anno della Misericordia da Papa Francesco.

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