LA FAMIGLIA AL TEMPO DEL CORONAVIRUS: IL RACCONTO DI ROSALBA DI TERLIZZI
Ritratto di famiglia ai tempi del Coronavirus: un cellulare o un pc, un sorriso, e tanto amore. La nostalgia di casa, dei pranzi interminabili, delle chiacchierate attorno a un caffè. La distanza è diventata il filo conduttore di una nazione intera per cercare affrontare un’emergenza sanitaria dura e difficile.
Rosalba Di Terlizzi è una delle tante “ruvesi fuori porta”. Attualmente vive a Padova e frequenta il secondo anno di specializzazione in Ortopedia e Traumatologia.
“Nel policlinico di Padova – ci racconta Rosalba – attualmente ci sono più di cento pazienti Covid positivi suddivisi tra reparti internistici e terapie intensive.
La nostra direzione sanitaria per fronteggiare l’emergenza ha pensato di ridurre tutte le attività chirurgiche agli interventi urgenti, classi A e oncologici, limitare le visite ambulatoriali e i posti letto al fine di fornire personale sanitario in supporto ai reparti dove c’è necessità.
Finora nel nostro reparto non abbiamo avuto casi positivi, ma rispettiamo quotidianamente le norme imposte dallo stato e dalla regione al fine di individuare i pazienti sospetti e proteggere i pazienti e noi stessi dal contagio“.
La dedizione per il proprio mestiere e l’amore per la propria famiglia. Una distanza non solo fatta di chilometri ma di paure e ansie.
“E’ dura – continua la ruvese – soprattutto perché il pensiero va alla mia famiglia a Ruvo di Puglia e a mia sorella che è a Milano, spero che possano sempre essere in salute e che questa vicenda li tocchi il meno possibile“.
Conclude infine Rosalba: “L’invito che ovviamente rivolgo a tutti è quello di attenersi scrupolosamente alle norme che ci sono state date, per far sì che questa situazione di disagio duri il meno possibile e per tornare alla normalità delle nostre vite, sia come persone che come lavoratori“.