LA DOTT.SSA CURCI: "NON ABBIAMO TROVATO NULLA DI CUI NON ERAVAMO A CONOSCENZA"
“Non abbiamo trovato nulla di cui non eravamo a conoscenza”… è cominciata con questa affermazione della Dott.ssa Maria Curci, una componente dell’ufficio di direzione dei lavori di riqualificazione di Piazza Matteotti, la conferenza stampa indetta dal Comune di Ruvo di Puglia per fare il punto della situazione sulle opere in essere.
La stessa si è tenuta nella sala Giunta di Palazzo Avitaja alla presenza anche dell’Ingegner Gildo Gramegna, dirigente dell’ufficio tecnico comunale e RUP del progetto, e dell’assessore all’urbanistica Caterina Montaruli.
E’ stato fatto il punto della situazione spiegando ai presenti che tutto ciò che è emerso dal sottosuolo non ha nessuna valenza archeologica. Nel 2013, tra l’altro, il geo-radar aveva individuato esattamente i punti nei quali vi erano delle discontinuità al di sotto della pavimentazione. Le ditte avevano ricevuto l’ordine di servizio, ampiamente rispettato, di scavare in questi punti di Piazza Matteotti, con mezzi meccanici leggeri o addirittura a mano in alcuni tratti.
Tutte le fasi di lavorazione sono state effettuate alla presenza di un archeologo che ha stilato quotidianamente “il giornale di scavo”. Nei giorni 23 e 24 settembre, interessati dalle scoperte, è stato scritto che “Le operazioni di scavo condotte, con mezzi meccanici leggeri e sotto la stretta sorveglianza archeologica, nell’asportare gradualmente la suddetta stratificazione, mettevano in evidenza tre punti utili alla qualificazione del sottosuolo. Di questi tre punti erano perfettamente a conoscenza, i sottoscritti e la direzione lavori, pertanto si è operato con la massima attenzione. Le evidenze riscontrate hanno confermato la presenza di opere antropiche di carattere murario di nessuna valenza archeologica, costituita da tre cavità superficiali, di cui due facenti parti della stessa struttura, di esigue dimensioni. La successiva indagine ispettiva della cavità rendeva chiara, la loro recente riformulazione tramite strati di calce apposta alle pareti e cemento in una fascia muraria sottostante”.
La dottoressa Curci ha spiegato che, preventivamente, si era deciso di scavare in Piazza Matteotti fino a 40 cm, perchè a 80 cm era possibile imbattersi in alcuni tronchi di sotto servizi. Occorrerebbe scendere eventualmente sino a 2,20 mt., per poter ipotizzare di trovare qualcosa.
Il progetto aveva già previsto l’Asola Archeologica, una zona rettangolare di 9 metri per 34 metri, sul sedile della Torre del Pilota, dove le basole saranno posate a secco senza massetto armato, e un domani in quella zona esse si potranno rimuovere senza arrecare danni ai lavori di riqualificazione.
Tale Asola è stata pensata per agevolare un eventuale scavo archeologico. Tale decisione fu presa dalle varie componenti che hanno messo a punto il progetto, compresa la soprintendenza e l’amministrazione comunale che si era impegnata per trovare dei fondi per garantire gli scavi archeologici.
La dottoressa Curci ha, inoltre, fatto un excursus storico specificando come ogni fase del progetto sia stata compiuta nel massimo rispetto della storia, semmai dal 1881, data del crollo della Torre del Pilota, non c’è stata piena coscienza del valore storico di quel luogo, con la Tomba del Principe e la Tomba delle Danzatrici che ora arricchiscono città come New York e Napoli.
Confermata la data del 30 dicembre per la consegna? “Sicuramente, solo le condizioni meteo potrebbero farci tremare”.