“La donna si racconta – II edizione”: questa sera l’universo femminile secondo Laura Pellicani
I molteplici volti e la ricchezza dell’universo femminile sono il nucleo dell’evento “La donna si racconta – II edizione” organizzato dall’Associazione Culturale “Apuliae Terrae” per celebrare la Giornata Internazionale della Donna.
Venerdì 11 marzo 2016, alle 17,30, nella Sala Conferenze della Pinacoteca Comunale di Ruvo personalità femminili attive nel sociale tesseranno una narrazione speciale e preziosa sulla donna che vive la disabilità, l’omosessualità, che lotta per l’integrazione e contro ogni tipo di discriminazione.
Si discuterà, inoltre, della donna come madre, educatrice, come operatrice socio-sanitaria, come garante dei diritti dei minori nel contesto sociale odierno, caratterizzato da un regresso nel riconoscimento effettivo dei diritti alle donne.
Interverranno la d.ssa Rosangela Paparella, Garante dei diritti dei minori per la Regione Puglia; l’ avv. Pasqua Manfredi della Rete Lenford; la d.ssa Mariangela Campanale, psicologa; la d.ssa Raffaella Caifasso, presidentessa dell’Associazione Con.Te.Sto. Modererà l’insegnante Isa Cantatore.
E abbiamo rivolto alcune domande a Laura Pellicani, presidente del’Associazione “Apuliae Terrae”, sempre in prima fila nella difesa dei diritti dei più deboli.
La donna è spesso inquadrata solo in ruoli legati alla cura e alla crescita della persona. Ma cosa raccontano le donne al potere, le donne che ricoprono ruoli fino a poco tempo fa di esclusivo appannaggio maschile?
“La “Donna si racconta” nasce proprio con lo scopo di far conoscere il ruolo attivo delle donne nella società, cercando di sfatare il prototipo di donnache molti hanno in mente, sottomessa e interessata solo ed esclusivamente alla cura della famiglia e della casa. La donna che si è raccontata, l’anno scorso, ha parlato dei sacrifici che deve affrontare per ricoprire ruoli “prettamente” maschili. Ed è un male perché la donna al potere deve spesso rinunciare a essere moglie e madre. Questa seconda edizione si concentrerà sulla donna promotrice e custode della persona e dei diritti dei più deboli. L’attenzione si soffermerà soprattutto sui minori, vittime di violenza diretta e indiretta”.
Concorda con l’adozione delle quote rosa nella politica e nel lavoro? Non è una sconfitta ricorrere a questo strumento che equivale a confessare la non effettiva parità sociale tra uomo e donna?
“Purtroppo le quote rosa sono l’unico modo per vedere delle donne in ruoli di potere. Non ci viene data la possibilità di competere ad armi pari e questa è sicuramente una sconfitta per un Paese che si dichiara democratico. Speriamo che tutto questo cambi, sia pure nel lungo termine. Noi diamo il nostro piccolo contributo.”