Politica

La dignità dei cittadini e la rinascita di Ruvo di Puglia al centro dell'Agenda di Ruvolibera

E’stato ribadito con vigore nei principi inviolabili della Costituzione italiana il nucleo fondante di “Ruvolibera”, che supporta il candidato sindaco Mario Albrizio.

Un incontro politico è stato quello avvenuto il 23 maggio 2016 in Piazza Dante tra gli “Spartani” e i ruvesi, un incontro dove è stato denunciato la graduale trasformazione dell’uomo, del cittadino “europeo”, “comunitario” in “consumatore”, secondo la logica neoliberista che permea l’Unione Europea.

I cittadini sono inermi davanti alle sciagurate decisioni che prendono i politici per assecondare i dettami di Bruxelles, come ha sottolineato Antonio Stragapede, come l’introduzione nel 2011 della norma sul vincolo di pareggio in bilancio che ha privato lo Stato Italiano della possibilità di fare investimenti. Dove erano i politici nostrani, allora? Quegli stessi politici che magari fanno le passerelle a Ruvo di Puglia in occasione delle consultazioni elettorali? Anche loro, ma in fondo tutta  la classe politica italiana, vogliono forse concretizzare la proposta fatta da J.P. Morgan quando consigliò caldamente ai governi dell’Eurozona di liberarsi delle Costituzioni antifasciste che impediscono l’austerity e quindi impediscono di sopravvivere ai debiti?

L’affondo contro i politici nazionali offre l’occasione per denunciare la classe politica rubastina, dalla maggioranza all’opposizione. Una classe politica dove alcuni schierano eminenti personalità credendo di dare ulteriore lustro ai propri anni di governo mentre, di fatto, ne confermano la debolezza; una classe politica dove l’opposizione, alla fine, è connivente con la maggioranza; una classe politica dove qualcuno ha anche detto (ma evidentemente è stata una gaffe, ndr) “Noi, almeno, facciamo mea culpa, ammettiamo che abbiamo anteposto i nostri interessi a quelli della collettività!

Ruvolibera non ci sta! Ruvolibera è fatta da persone libere, che sfuggono a queste logiche che danneggiano la comunità, martoriata dai 30 milioni di debito, che devono fare i conti con i debiti dell’ “affaire espropriazioni” che Mario Albrizio ha brevemente illustrato. Una questione che affonda le sue radici nel 1997, quando per “motivi di urgenza” furono espropriati dei terreni per edificarvi case in cooperativa, passando per la famosa delibera dell’11 aprile 2005 e alla conseguente rideterminazione dei valori dei terreni del comparto “M” fino alla situazione attuale dove c’è chi promette ai proprietari delle case delle cooperative che non pagheranno alcunché mentre la cosa più sensata è quella di mettersi intorno a un tavolo con le parti interessate e stringere un accordo proattivo, dove si determini con equità come, quanto e quando deve essere pagato perché è la legge che lo esige.

Ma perché questo avvenga si devono mettere le persone nelle condizioni di farlo perché non dimentichiamo che molte persone che abitano in cooperativa devono anche fronteggiare l’emergenza “lavoro” e se questo manca tutto si blocca.

A Ruvo di Puglia molti cittadini si rivolgono alla Caritas, anche con un senso di vergogna perché si tratta di persone che sono costrette a rimanere fuori dal circuito lavorativo; ebbene, Ruvolibera  propone il lavoro minimo familiare. Attraverso i lavori socialmente utili, tutti coloro che sono emarginati potranno essere reinseriti nel circuito lavorativo ed economico. Inoltre ci si impegna ad arginare la fuga di cervelli e la migrazione verso il Nord Italia e l’Europa da parte dei giovani per i quali si propone il salario minimo e il prestito d’onore. Solo così si evitano le forme di clientelismo, del «do ut des», del «padre della mafia» come diceva Giovanni Falcone che è stato ricordato nel ventiquattresimo anniversario della sua scomparsa.

La creazione di un Parco Storico-Archeologico, di un Museo Virtuale che raccolga i reperti archeologici di Ruvo di Puglia sparsi nei Musei di tutto il mondo, la creazione di una Facoltà di storia locale sono le proposte per un rilancio di Ruvo di Puglia come patrimonio culturale dell’ Umanità, così come previsto nel Piano Ruvo Terzo Millennio.

Grande impulso verrà data all’agricoltura, principale voce economica di Ruvo di Puglia. Un settore che non è stato valorizzato abbastanza, senza una vera industria della trasformazione che lo affianchi.  Ma con gli Spartani di Ruvolibera questo cesserà, perché promozione dei prodotti locali e incentivazione al biologico garantiranno una ripresa di Ruvo di Puglia.

Poi il capitolo “rifiuti”. Il metodo di raccolta differenziata attuale cederà il posto a un riciclo dei rifiuti che prevede forme di conferimento premiante. I rifiuti diventeranno effettivamente una risorsa che garantirà anche entrate nelle casse comunali, perché questi verrebbero venduti ad aziende specializzate.

L’agenda di Ruvolibera, infatti, come spiega Albrizio, sarà realizzata non solo riducendo clientelismo e trasformando lo spreco in risorsa, ma anche intercettando fondi europei, nazionali e regionali con uno Sportello ad hoc, o creando un Fondo sociale.

Se qualcuno usa la metafora della giraffa, Ruvolibera controbatte con il falco dalla vista acuta, lungimirante.

 

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