LA DAD RACCONTATA DAGLI STUDENTI: L’INTERVISTA A UN ALUNNO DELL’ITC DI RUVO DI PUGLIA
Quello che stiamo vivendo, ormai da un anno a questa parte, non è un periodo facile, e non lo è per nessuno, in particolare, molto complicata è la situazione che vivono quotidianamente gli studenti e le studentesse di ogni grado scolastico. Tra una serie di decreti e di ordinanze che variano da un giorno all’altro e, a volte, a tarda sera, gli allievi si trasformano in pedine che oscillano tra la didattica in presenza e quella online. Laddove vengano meno le lezioni in presenza, l’ormai rinomata DAD, didattica a distanza, fa da sostituta. Abbiamo chiesto ai diretti interessati la loro opinione circa questa soluzione di insegnamento online, quali sono stati e quali sono tuttora i pro e i contro, quali i difetti e quali i riscontri positivi. Ha risposto all’appello uno studente frequentante il terzo superiore presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Padre A.M. Tannoia” di Ruvo di Puglia. Segue l’intervista.
Qual è il tuo riscontro personale in merito alla DAD?
Secondo me fare la DAD può sostituire in parte la didattica in presenza, anche se ci sono pro e contro. Per quanto mi riguarda mi agevola molto poiché la mattina non mi occorre svegliarmi prima del solito per raggiungere la scuola dato che abito dall’altra parte di essa.
Qual è il problema maggiore che riscontrate?
Il problema più frequente è la connessione. Capita spesso che a molti di noi, studenti, ma anche ai professori, vada via il collegamento durante le spiegazioni o le interrogazioni e si è costretti a ripetere nuovamente.
I compiti in classe, le interrogazioni come avvengono?
Le interrogazioni orali avvengono normalmente su Meet; invece per i compiti in classe i professori ci mandano la traccia su Google Classroom e poi noi lo rimandiamo entro una determinata data di scadenza; se si tratta di un compito a risposta multipla, i professori ci assegnano il compito su Google Moduli.
Avete riscontrato qualche “ingiustizia” da parte dei docenti nell’assegnazione dei compiti o anche nelle valutazioni rispetto alla normalità?
Purtroppo i professori non hanno l’effettivo controllo della situazione e può capitare che qualcuno di noi possa “approfittare” e di conseguenza siano più rigidi. Secondo me però, al di là di questo aspetto, accade anche che alcuni docenti approfittino anch’essi della situazione e assegnino più compiti del dovuto.
Cosa vi manca di più dell’andare a scuola? Ma prima di questo, vi manca la scuola?
Si, mi manca andare a scuola e mi mancano i miei amici. Soprattutto mi manca stare insieme durante le ore di supplenza, durante le ore di assemblea o durante le ore di educazione fisica, ore di svago seppur educative e didattiche.