La Comunità CASA “don Tonino Bello” al passo coi tempi
A 37 anni dalla sua costituzione, la Comunità CASA “don Tonino Bello”, dedita all’accoglienza di persone rese fragili dalla dipendenza a sostanze tossiche, si è trovata, a rischio di veder sfumare il progetto del fondatore, davanti alla necessità di mettere la struttura in sicurezza e innovarla nella sua organizzazione affinché fosse al passo coi tempi, anche nella composizione dell’organico. Il consiglio direttivo, presieduto da S.E. Mons. Domenico Cornacchia, ha scelto la strada difficile del cambiamento, certo d’interpretare la volontà di Colui che in quest’opera di generosa carità ha investito tutta la sua vita…
Il percorso di ammodernamento è cominciato così nel 2019, quando l’immobile della CASA è stato ristrutturato e reso più rispondente alle esigenze degli ospiti grazie al generoso contributo del Capitolo Cattedrale di Ruvo, nonché all’intervento della Diocesi proprietaria dell’immobile. Contemporaneamente si è pensato a mettere in sicurezza l’istituzione, ipotizzando un passaggio della gestione ad enti specializzati che potessero garantire un servizio efficace e soprattutto professionale. Perché per offrire un’accoglienza adeguata ai bisogni delle fragilità che vi fanno riferimento, non basta la buona volontà di volontari che considerano il servizio come una vera e propria testimonianza di fede. Occorre la professionalità di figure competenti che assicurino un intervento efficace. Dopo aver indetto un bando di gara, la Cooperativa Sociale Oasi2 di Trani è stata selezionata per la sua esperienza nel campo, attestata da molti anni in prima linea nei servizi di accoglienza e trattamento delle dipendenze, garantendo anche il trattamento di nuove forme di dipendenza come la ludopatia che la comunità CASA aveva preso in considerazione.
A fine 2019 è stato formalizzato così, con atto notarile, il contratto di affitto di ramo di azienda dell’attività terapeutica fra l’Associazione “Comunità CASA don Tonino Bello” e la “Cooperativa sociale Oasi2 San Francesco Onlus” la cui efficacia fu condizionata all’ottenimento dell’accreditamento regionale. Finalmente, ad oltre 24 mesi di distanza dalla richiesta, dopo verifiche e controlli sia sulla parte strutturale che sull’efficacia del progetto terapeutico, la Regione Puglia ha emesso la D.D. del Dipartimento Promozione della salute, la n. 132 dell’11.05.2021, con la quale ha confermato l’autorizzazione a 17 posti, l’accreditamento della struttura e la voltura al nuovo gestore Oasi2.
In questo delicato ma necessario passaggio, il Consiglio di amministrazione, preoccupato per le sorti dei dipendenti, ha fortemente voluto che questi venissero confermati nella nuova struttura; cosa che è regolarmente avvenuta con il loro passaggio ad Oasi2. Il 31 maggio u.s., il CdA ha voluto che si tenesse una breve ma intensa cerimonia durante la quale, tra aneddoti e ricordi, si è voluto suggellare il momento storico del passaggio. In quella circostanza si è voluta esprimere gratitudine a tutti coloro che a vario titolo hanno dato il loro contributo alla storia della Comunità, così come rassicurare i soci sul futuro dell’Associazione.
I volontari continueranno a rispondere alla” chiamata” che li ha visti in questi anni al servizio dei più fragili e non lasceranno Oasi2 sola in questo. Già si abbozzano nuovi progetti in opere di carità da parte della Comunità CASA, affinché si continui a dare valore alle parole del pescatore di uomini che ancora sono capaci di orientare il cammino di tanti.
Giulio Pisani, Vice presidente Comunità CASA