La Cattedrale di Ruvo di Puglia set di “Francesco, esempio di vita” del regista Giuseppe Falagario
La Cattedrale di Ruvo di Puglia è stata, questa mattina, la location di “Francesco, esempio di vita”, opera filmica ed editoriale del regista Giuseppe Falagario, che ha curato produzioni Rai e ha collaborato con importanti gruppi editoriali.
Quando sono arrivata, cavalieri, alti prelati e il giovane interprete di San Francesco, Alessandro De Stefano, nel saio, erano in posa per una foto di gruppo: segno che le riprese erano terminate.
Presumo che avessero girato il momento in cui San Francesco si presenta davanti a Papa Innocenzo III per chiedere il riconoscimento del suo ordine ispirato alla massima povertà, assimilabile alle numerose correnti eretiche che condannavano lo sfarzo e le ricchezze della Chiesa.
Il progetto, ideato dal regista, è un connubio tra letteratura e cinema. Pubblicata dalla casa editrice irpina “il Papavero” di Donatella De Bartolomeis, l’opera, prodotta dalla Frame Studio di Avellino, è composta da sette mediometraggi a cui sono collegati sette libri, uno per ogni vizio capitale, scritti da Marina Villani. L’editing editoriale è a cura dello scrittore Giancarlo Perazzini. Ogni film, poi, è suddiviso in due parti: una narra un evento significativo della vita del Poverello d’Assisi, l’altro racconta episodi attuali legati al tema.
Con questa opera, Giuseppe Falagario intende esaltare il coraggio del Santo di Assisi nel porsi contro le corrotte convenzioni sociali del suo tempo attraverso messaggi di mitezza e pace. Ecco, nella società contemporanea, si dovrebbe imitare San Francesco nello sconfiggere questi vizi che sono alla base del disfacimento politico, sociale e umano che si sta vivendo anche a livello internazionale.
“Francesco, esempio di vita” è un’opera sui sette vizi capitali, ed è dedicata a chi è riuscito a sconfiggere i sette vizi capitali: sull’esempio del Santo, tutti potrebbero farlo.
Tre film sono stati girati, sino ad ora, e sono “Superbia”, “Ira” e “Invidia”che sarà presentato in anteprima nazionale, mercoledì 4 ottobre, presso il Circolo della Stampa di Avellino.
Gli attori sono della Compagnia “I Cardi”, sono giovani e poco conosciuti ma Falagario ha voluto coinvolgerli in questo progetto anche perché sono irpini, appartengono alla terra umile e fiera che lo ha ispirato quando ha girato il docu–film “Humilitate” nel convento di San Francesco a Folloni.
Le scene girate oggi sono state realizzate in collaborazione con l’Associazione Culturale Teatro Mimesis di Trani. Ho chiesto a Falagario perché abbia scelto la Cattedrale di Ruvo di Puglia quale sfondo a un episodio della sua opera.
“Sono legato a questo luogo da motivi personali e affettivi. Poi si narra che San Francesco sia giunto in Puglia e abbia incontrato Federico II”. Io approvo aggiungendo che nel vicinissimo borgo di Calentano c’è una quercia secolare che la leggenda vuole sia stata abbracciata dal Santo. Falagario mi guarda, sorridente e risponde “E’ vero. E per questo che ho voluto realizzare una scena del mio corto qui, a Ruvo di Puglia”.
Ci salutiamo, anche perché stanno smontando tutto e non voglio approfittare della gentilezza del regista di un’opera particolare, intensamente semplice e incisiva: come il Santo a cui è dedicata.