LA “BOVIO” SU TELO E TENDE: “RESPONSABILITA’ NOSTRA. CHI POLEMIZZA NON CONOSCE DIFFICOLTA’ ORGANIZZATIVE”
Un telo posto sul cancello dell’ingresso del Primo Circolo Didattico “G. Bovio” al primo giorno di scuola. La foto è diventata virale, con i genitori che recriminavano un’accoglienza differente rispetto a quella trovata. Una dimenticanza che, ovviamente, non ha fatto piacere a nessuno, nell’ottica di gioia da rientro a scuola. Ecco la replica giunta in una nota dal dirigente scolastico prof. Giuseppe Quatela:
“La direzione della Scuola Bovio comunica che il telo sul cancello posteriore della scuola era stato lasciato durante l’estate per proteggere visivamente il cortile della scuola, dove si svolgevano anche le attività del Piano estate, da sguardi esterni e indiscreti. Ora che l’anno scarico è ricominciato e il telo è stato deteriorato, la scuola provvederà alla sua rimozione.
Il direttore Quatela, informato delle polemiche sui social e della strumentalizzazione politica di questo fatto sbandierato al primo giorno di scuola, commenta che chi scrive di questo evidentemente non conosce le difficoltà organizzative che ci sono dietro l’inizio di un anno scolastico e invita alla distensione e al rispetto nei confronti della scuola che è una istituzione pubblica dotata di autonomia e non dipendente in tutto e per tutto dall’Amministrazione Comunale che non ha alcuna responsabilità in questo senso”.
“Sorpresa” poco piacevole anche nel plesso di via Trieste, dove momentaneamente stazionano le classi quinte del Primo Circolo Didattico “Bovio”. Sono state montate delle tende per isolare ogni singolo bagno. Igieniche, idonee? Gli interrogativi di tutti, con le foto sconcertanti per l’accaduto che, nel frattempo, facevano il giro della rete: “Quel plesso non nasce per ospitare i bambini di scuola elementare, ma ha funzioni idonee per la scuola dell’infanzia. In tempi di pandemia siamo costretti a usare per via degli spazi che sono divenuti sempre più ristretti nel plesso “Bovio”. L’unico modo per chiudere i bagni era quello del montaggio delle tende, in quanto in spazi ridottissimi non era possibile montare delle comuni porte”, la giustificazione del Dirigente Scolastico, prof. Quatela.
Foto “sconcertanti”…? Solo perché la scuola ha dovuto provvedere in un giorno e mezzo dalla consegna delle chiavi del plesso ad organizzare il tutto? Ma questi genitori non hanno altro da fare, oltre che commentare e denigrare il lavoro, l’impegno e l’altrui abnegazione? Che si vergognino! i loro figli cresceranno come degli impediti, privi di senso critico, supponenti quanto i propri genitori. Vorrei vedere quando e se andranno all’università o entreranno nel mondo nel lavoro e si scontreranno con realtà anche negative ed ostacoli di ogni tipo, senza che stavolta i propri genitori possano metterci il becco…
Perché secondo lei è normale questa situazione? Le ricordo che ci sono bambine in via di sviluppo nn parliamo di bambini di scuola dell’infanzia …. quindi prima di denigrare rifletta