Cultura

La Banda, la Puglia, la Senna: pensieri e note

“Fantozzi”, Carmen, Pinocchio, le eroine e gli eroi di Verdi, Puccini, i personaggi felliniani musicati da Nino Rota hanno danzato sulle note della Banda di Pino Minafra  sul palco de “La Seine Musicale”, a Parigi, lo scorso 14 gennaio.

Le suggestioni di un concerto che esprime l’audacia della sperimentazione, del connubio tra innovazione e tradizione, sono affidate alle parole di Aldo Patruno, Direttore Generale del Dipartimento del Turismo, Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia: «…ancora una volta sono stato orgoglioso di essere pugliese e di vedere rappresentata la Puglia ai massimi livelli nel mondo, in Europa, a Parigi.
Continua, infatti, il tour internazionale della Banda di Pino Minafra, la storica Banda di Ruvo di Puglia che, in Francia, si trasforma in La Banda des Pouilles in occasione dell’invito da parte de La Seine Musicale, il nuovo, immenso auditorium parigino sulla Senna, che, nel suo primo anno di vita, nell’ambito del progetto “Îlot la France et l’Italie”  ha voluto proprio Pino Minafra e la sua banda, in virtù della fama conquistata Oltralpe negli ultimi anni.
Una traccia culturale molto semplice, ma efficacissima: la banda è elemento profondamente identitario del Sud e della Puglia in particolare che, non disponendo in passato di grandi mezzi, come al solito ricorre alla creatività e al talento dei suoi figli per inventarsi una modalità di veicolazione popolare dell’opera e del belcanto sostituendo ai teatri, le piazze, le grancasse e, alle voci, gli strumenti a fiato. Con grandi risultati sotto il profilo della formazione del pubblico, della diffusione della musica, dell’occupazione di tanti musicisti. Ma una condanna senza “se” e senza “ma” da parte della musica colta che relega le produzioni bandistiche a musica di serie B. 
Questo uno dei grandi meriti di Pino Minafra, degno allievo di quel Genio che fu ed è Nino Rota: riportare all’attenzione del sistema culturale la centralità della banda, farne un potente strumento di contaminazione tra musiche diverse, fino a restituirle piena dignità nelle aule dei Conservatori e, perché no, nella disciplina legislativa regionale. […] Grazie di cuore da parte della Regione Puglia per il servizio che state rendendo al nostro Territorio, senza, peraltro, 1 euro di contributo pubblico…».

Un riconoscimento istituzionale è invocato anche dal Maestro Vincenzo Mastropirro, uno degli storici membri della Banda fondata, nel 1993, dal Maestro Minafra. E lo fa con una mini biografia appassionata, “Pino Minafra e La Banda di Ruvo”, pubblicata sul suo profilo Facebook, di cui proponiamo alcuni stralci.

«Voglio raccontarvi una storia, una bella storia senza nessun inganno. Nel 1993, in un tardo pomeriggio di novembre, Pino Minafra convocò a casa sua un gruppo di musicisti, tra cui il sottoscritto, a cui illustrò, con la sua proverbiale passione che il suono de LA BANDA andava sempre più scomparendo pur rimanendo vivo nelle feste patronali estive del sud Italia e ci chiese di prendere coraggio progettando di incidere il suono originale che la Banda offre durante la Settimana Santa, un suono unico al mondo e assolutamente inimitabile: le famose Marce Funebri dei maestri Amenduni di Ruvo. Nacque cosi un gruppo di quaranta musicisti che cominciò ad amalgamarsi in diverse anime sensibili verso la cultura della musica, di questa musica per BANDA con in testa il “nostro” condottiero che evidentemente ebbe una illuminazione vera. Cosi, vide la luce il CD “Passione e Morte – Suoni della Settimana Santa a Ruvo di Puglia”, che suscitò grande apprezzamento e curiosità artistica, non verso amministratori e menti politiche illuminate del nostro Paese, non verso finissimi intellettuali e direttori artistici delle varie manifestazioni più o meno importanti del Paese ma, verso intellettuali e manager tedeschi. […]
Quest’anno, “Pino Minafra e La Banda di Ruvo” compie 25 anni e, dopo tutto questo tempo, i quaranta musicisti hanno intensificato il loro credo verso questo progetto diventando un “gruppo” fatto di amicizia, passione e professionalità.
L’utopia è una bella favola ma ora, dopo 25 anni di attività meritiamo concretezza istituzionale».

Un obiettivo il cui raggiungimento è agognato dai musicisti e, naturalmente, dai Maestri Pino e Livio Minafra, supportati dalla Maestra Margherita Porfido.

Al concerto parigino della Banda ha partecipato come spettatrice l’assessora alla cultura Monica Filograno.
«La “Banda di Pino Minafra” ha portato la tradizione musicale italiana in un bellissimo teatro a Parigi, La Seine Musicale. Sala piena, pubblico entusiasta e partecipe, applausi ripetuti, la sensazione chiara e netta che la direzione sia quella giusta, che l’impegno produca risultati sempre, che la nostra musica fra tradizione e innovazione abbia tanto, tantissimo da raccontare.
Il lavoro degli operatori culturali più tenaci di questa città porta Ruvo di Puglia anche fuori da Ruvo. Siamo felici che questo accada, che la comunità risponda, che da fuori ci guardino con interesse. L’anno nuovo si annuncia intenso. Noi ci siamo».

La Banda per il concerto a Parigi Teatro “La Seine Musicale” era  composta da Vincenzo Mastropirro, Francesco Di Puppo (flauto), Dominga Damato (oboe), Angelo Giodice (clarinetto piccolo), Giambattista Ciliberti, Leonardo Dino Cattedra, Dicintio Vito, Gianluigi Caldarola, Giuseppe Demichele, Rocco Di Rella, Vincenzo Di Puppo, Giuseppe Dicorato (clarinetto), Nicola Puntillo (clarinetto basso), Cianciaruso Strumenti Musicali (sax soprano), Paolo Debenedetto (sax alto), Francesco Loiacono (sax tenore), Michele Marzella (sax baritono), Simone Lovino, Vito Vernì, Vito Lamanna (corno), Vito Francesco Mitoli, Luciano Palmitessa, Pino Minafra (tromba), Luciano Pischetola, Biagio De Michino (trombone), Emanuele Maggiore, Vincenzo Bucci (flicornino), Antonio Cicerone (flicorno soprano), Salvatore Barile (flicorno tenore), Valenzano Nicola (flicorno baritono), Giuseppe Scarati, Pasquale Di Muro, Sebastiano Lamorte, Michele Cantatore (tuba), Vincenzo Mazzone, Giuseppe Tria, Simone Salvatorelli e Tommaso Summo (percussioni), Livio Minafra (fisarmonica).

 

(Foto dal video ©  La Repubblica TV)

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