Kader Diabate e Giancarlo Visitilli conversano con gli studenti del Tannoia di Ruvo di Puglia
La CONOSCENZA è il compromesso che libera!
Festosa e calorosa accoglienza per la presentazione del libro “La pelle in cui abito” di Giancarlo Visitilli edito da Laterza presso l’Itet Tannoia, sede di Ruvo.
Il 27 novembre gli studenti del Tannoia con i docenti hanno potuto discutere di diritti umani, accoglienza e migrazione con la presenza del protagonista del libro, Kader Diabate un ragazzo di quindici anni che si è messo in viaggio Costa d’Avorio per raggiungere l’Europa senza “baglio a mano” ma con un bagaglio culturale sapiente, saporito e colorato. Egli stesso ha raccontato la fuga da casa e l’attraversamento del deserto, l’incarcerazione in Libia e il viaggio nel Mediterraneo, fino all’arrivo in Italia.
Una “U” tracciata sul pavimento con i planisferi e con il sale della terra, una “U” che mette in circolo, che accoglie in nome di una cultura che condivide valori, musiche poesie e gioco; una palla a forma di planisfero che autore, protagonista a studenti si sono metaforicamente “scambiati” in nome di una cultura che lega l’Africa, l’Italia e il Mondo.
La struttura- tessitura del racconto è stata ricucita sul pavimento da un filo rosso che lega i capitoli- ferite della narrazione denominati con le parti del corpo- mani, gambe, braccia- perché le ferite per guarire non vanno lasciate in acqua ma asciugate al sole con il calore umano.
Una studentessa, a nome di tutti, ha salutato gli ospiti riprendendo il testo di una canzone di Caparezza: “la chiave per sconfiggere le guerre e vincere le battaglie personali e universali, è la CONOSCENZA.Tutti sono capaci e ce la possono fare, tutti possono difendere chi viene offeso non per le sue colpe.” Così ha presentato Kader, fuggito dalla propria terra non per povertà ma per rivendicare diritti di uomini e donne privati di ogni forma di libertà.
Carismatica, coinvolgente la sua voglia di libertà e la sua ribellione contro l’arroganza e l’ingiustizia degli uomini. Kader ha deciso di affidare la sua lotta alla penna sensibile di un insegnante, scrittore e giornalista Giancarlo Visitilli, sempre vicino ai disillusi agli emarginati e sempre proiettato alla ricerca della felicità di tutti, nessuno escluso. Curiosi ed intersati gli studenti che hanno affidato alla disponibilità degli ospiti un “barca” carica di domande che un “libro bomba” come questo suscita.
Una barca che navigando tra i pensieri degli studenti può liberare la mente da pregiudizi, retaggi culturali, paure che, come lo stesso Kader afferma, legano ancora gli europei nei confronti dello straniero. L’auspicio della Dirigente scolastica, Prof.ssa Nunzia Tarantini, e dell’intera comunità scolastica è quello che letture e incontri come questi possano aprire le porte verso ogni forma di diversità e creare occasioni di riflessione al fine di favorire una cittadinanza attiva. Un grazie particolare al presidio del libro di Corato che promuovendo la lettura quale strumento di formazione ha favorito il lento cammino della conoscenza come “compromesso che libera” perché implica l’incontro con qualcosa di diverso.
La conoscenza è la vera libertà!
Prof.ssa Isaella Anzelmo
Itet A.M. Tannoia- Sede di Ruvo