“Ius soli – la voce dei bambini”, il corto
Giovedì scorso il Comune di Ruvo di Puglia ha conferito la cittadinanza civica a novantanove bambini e ragazzini nati in Italia da immigrati residenti a Ruvo di Puglia.
In apertura della cerimonia di conferimento “Vivo a Ruvo, la mia città” è stato proiettato un docu-corto ideato da Antonio Mazzone e Raffaella Giancipoli che ne raccontano la genesi.
Le idee a cui ti affezioni di più sono quelle che nascono all’improvviso.
Una sera d’inverno parlavamo del Decreto Sicurezza appena approvato e della necessità di fare reale informazione sui risvolti di una legge importante per la vita cittadina, al di là di certi slogan politici. «Dovremmo fare qualcosa» è una frase che ripetiamo sempre nel corso delle nostre vite. Dovremmo fare qualcosa ma alla fine non c’è mai abbastanza tempo per essere attivi nella comunità in cui si vive, la dimensione individuale prende il sopravvento e noi ci ritroviamo a ripetere come un mantra “dovremmo fare qualcosa”. Quella sera d’inverno all’improvviso si è presentata un’occasione irripetibile: il 19 dicembre a Ruvo di Puglia ci sarebbe stato il conferimento della cittadinanza civica ai bambini nati da genitori stranieri residenti a Ruvo. Quale migliore momento per tendere meglio l’orecchio e provare ad ascoltare la città? Protagonisti dell’evento sarebbero stati i bambini e le bambine di Ruvo ed è qui che è nata la prima domanda: chi sono i bambini e le bambine di Ruvo? Che differenza c’è – se c’è – tra i bambini ruvesi da generazioni e bambini che nascono qui da genitori stranieri? Si sentono ruvesi loro? Si sentono italiani? Cosa pensano i bambini?
Cosa pensano i bambini?
E’ stata proprio questa ultima domanda a far scintilla in noi: parliamo con i bambini, sediamoci ad ascoltare cosa pensano e mettiamo insieme le loro riflessioni in un video. Un video? E chi lo fa (budget non ne abbiamo)? Ed è a questo punto che abbiamo deciso di coinvolgere Salvatore Magrone che ha messo a disposizione con grande entusiasmo la sua professionalità di videomaker fin da subito. Quando decidi di fare finalmente qualcosa, scopri come un’azione apparentemente piccola ha bisogno di tanti complici e questo sprigiona una grande energia che investe tutti: il Cinemino, stampa e vino – uno dei 21 locali temporanei aperti dal progetto Apriti Ruvo! del DUC (Distretto Urbano del Commercio) del Comune di Ruvo di Puglia – ha ospitato le riprese; Gina Ciliberti e Raffaella Scarongella ci hanno aiutato a contattare le famiglie di stranieri residenti a Ruvo; tutti gli amici e i conoscenti che abbiamo coinvolto ci hanno dato la loro disponibilità a intervistare i propri figli e Nicla Di Modugno ha messo a disposizione tutta la sua pazienza per accogliere e mettere a proprio agio i bambini.
IUS SOLI – la voce dei bambini è stata un’avventura meravigliosa tra i silenzi, le risate, le parole e le riflessioni di un gruppo di bambini e di bambine di origine italiana, algerina, rumena, marocchina. Un gruppo di bambini e bambine che frequenta le stesse scuole, che ama gli stessi posti, che gioca negli stessi luoghi e che davanti alle domande importanti – quelle che «i grandi spesso non ci fanno perché non hanno tempo»– rispondono con una sincerità disarmante, riportandoci alla domanda da cui tutto è nato.
All’inizio credevamo di proiettare il video soltanto in occasione dell’evento del 19 dicembre, ma gli sguardi entusiasti di chi l’ha visto, la gioia di chi lo ha realizzato, l’intensità delle risposte dei bambini, ci ha convinto a pubblicarlo su YouTube per permettere a questo piccolo lavoro di camminare oltre i confini cittadini e farsi spazio nel mondo.
Lo stesso augurio lo facciamo ad Ahmed, Amin, Angela, Alice, Elena, Francesco, Giordano, Giuseppe, Lina, Mariagrazia, Mariagrazia, Mattia, Mila, Pachito, Paola, Salah, Selma, Taha, Zaccaria: che nessuna frontiera possa fermare i loro sogni e che possano sentirsi cittadini del mondo, sempre.
Link al video “IUS SOLI – la voce dei bambini”: