ITALIA-SVEZIA AL 2° CIRCOLO: UN’ESPERIENZA ALL’INSEGNA DELL’INNOVAZIONE DIDATTICA
Venerdì scorso 30 novembre presso la sede centrale del 2°Circolo didattico in corso Jatta 34, si è tenuto il meeting conclusivo del progetto ERASMUS KA1 ,realizzato con il finanziamento dei fondi europei. All’incontro hanno partecipato le autorità locali, la dirigente scolastica prof.ssa Colaprice Gabriella, la coordinatrice del progetto, ins. te Ippedico Angela e le docenti svedesi Lisa Roxvall e Susanna Delreyd della Lackarebaecksskolan di Moelndal. Una vasta platea di genitori ed insegnanti provenienti anche da diverse scuole del territorio, ha ascoltato con molto interesse le risultanze di un’esperienza didatticamente innovativa e culturalmente molto significativa: le docenti svedesi hanno praticato dal 26 al 30 novembre JOBSHADOWING osservando direttamente in alcune classi e sezioni delle scuole del 2°Circolo e della scuola secondaria Cotugno, le modalità didattiche che tendono a favorire l’inclusione degli alunni con particolari difficoltà e non anche attraverso l’uso della digitalizzazione.
Durante l’incontro, subito le docenti svedesi hanno descritto in lingua inglese e con il supporto di una ricca documentazione fotografica, gli strumenti e le tecniche didattiche che vengono utilizzate nella propria scuola. Si è potuto constatare che la scuola svedese è organizzata in maniera molto diversa dalla nostra sia per quanto concerne l’organizzazione del tempo scuola, sia per quanto attiene le attività didattiche. L’ uso della tecnologia e dei supporti informatici(tablet e computer) sostituisce quasi completamente i classici sussidi cartacei (libri e quaderni) e la logica della programmazione o coding pervade tutti gli ambiti disciplinari.
I piccoli si cimentano anche in progetti di costruzione di robot che imparano a programmare, sin da tenera età. Naturalmente, queste esperienze seppur condotte in gruppo non riescono ad includere tutti i bambini ed è per questo che, i meno dotati frequentano le classi speciali e non sono affiancati da alcun insegnante di sostegno. Sotto questo aspetto, la scuola italiana risulta molto più attenta al successo formativo di ogni bambino e fonda sulla relazione educativa la base per tutti gli apprendimenti. Le docenti svedesi infatti ,durante la loro permanenza, hanno potuto verificare che attraverso attività mirate e coinvolgenti, tutti i bambini sperimentano quotidianamente l’inclusione sociale, preludio all’inserimento per tutti, a pieno titolo, nell’odierna e futura società. La dirigente scolastica ha sottolineato l’importanza della inclusione, pedagogicamente fondata sulla base delle più recenti teorie neuropsicologiche, ed ha evidenziato che la scuola italiana oggi, è in grado di rispondere ai bisogni di tutti attraverso la strutturazione di percorsi flessibili che fanno leva sul “learning by doing” e sulle dinamiche cooperative che si attivano nei gruppi di apprendimento. L’insegnante Ippedico ha quindi, posto in evidenza tutte le attività che sono state condotte a scuola mostrando foto e prodotti delle diverse esperienze: narrazioni con il supporto dell’E-theatre, coding unplugged, laboratori motori ,musicali e artistici, ecc. La serata si è conclusa con il saluto alle docenti svedesi che hanno ricevuto un riconoscimento per la presenza nella scuola e l’auspicio ad un prosieguo delle attività progettuali ERASMUS all’insegna del confronto e della crescita culturale.
Carmela De Palo