Intervista all'irriverente Michele Barile de "L'Ultima Tappa", locale cult di Ruvo
Un cartiglio “old style” al numero 63 di Corso Carafa a Ruvo indicava il posto dove le anime autenticamente rock e anticonformiste si ritrovavano per sorseggiare una birra e assistere ai concerti live di tribute band o gruppi emergenti, organizzati dal proprietario, Michele Barile. Un tatuato gigante barbuto buono, che accoglieva i clienti con un sorriso simpatico, vestito di nero, con codino, piercing e che , quale amante appassionato della musica, non esitava ad accompagnare i musicisti che si esibivano con la sua arte di musicista. Il locale di cui si parla è L’Ultima Tappa, che, dall’inizio di giugno, non ha più illuminato e non illuminerà più ( ma preferiamo dire per diverso tempo) le serate ruvesi con la sua musica. Abbiamo posto alcune domande al signor Michele Barile relative alla decisione di chiudere il locale, diventato un “cult” non solo a Ruvo.
D. Perché l’Ultima Tappa ha chiuso i battenti?
R. L’Ultima Tappa ha chiuso i battenti per vari motivi e uno di questi è che Ruvo, secondo me, è allo sfascio più totale. Abbiamo un’Amministrazione che non è in grado di gestire il paese e che ha imposto e continua a imporre regole restrittive, impossibili da rispettare, soprattutto in questo periodo di crisi economica.
D.La “questione dehôrs” può aver influito sulla sua decisione?
R.“Questione dehôrs”… ( pausa di silenzio)…passo!!
D.Ripercorriamo i 13 anni di vita de L’Ultima Tappa o “il tempio del rock che non muore mai.”..
R.Il tempio del rock o il tempio della musica seria sarà ricordato da tanti, che ci hanno amato, seguito….ma proprio per costoro L’Ultima Tappa rimarrà, purtroppo, soltanto un ricordo!
D.Aneddoti particolari
R. Ah, ah…ci sono tantissimi aneddoti da raccontare in 13 anni…e ci vorrebbero appunto 13 anni…uno per ogni sera.
D.Le sue passioni.
R.Le passioni? Una più bella dell’altra: la moto, il rock e…le mie donne, in primis Matilde (sua figlia, ndr).
D.Lei ha fatto conoscere al pubblico ruvese e non solo molte band e tribute band. Chi le ha lasciato un segno?
R.Guardi…io sono contento e orgoglioso di aver creato la movida a Ruvo, facendo esibire nel mio locale band emergenti che ora sono famose… Perché per me la musica è una cosa seria e….. se è rock ‘n roll, lo è ancora di più. Ah,ah,ah.
D. Perché l’Ultima Tappa era speciale?
R. Perché era l’ultima tappa delle persone speciali, alla costante ricerca di buona musica, buon cibo, buona compagnia. Se non lo trovavano altrove, beh…il mio locale era l’ultima opportunità, l’ultima tappa appunto, ah ah ah. E tutto questo lo trovavano lì. L’Ultima Tappa era un posto per persone uniche, non per tutti!!
D. Lei ha rivisitato il Karaoke: ha creato il Kararock. Ci spiega?
R. Certamente…nelle serate di Kararock, musicisti di alto livello improvvisavano pezzi di alta qualità o eseguivano repertori di ogni tipo senza che ci fosse stata alcuna prova in precedenza. Un nome per tutti: Rosario Le Piane.
D.Se dico Uduchà?
R. Ah..sono amici prima di tutto. Grandi musicisti, umili, professionali e mille altri aggettivi. E se penso alla loro musica, samba e reggae jamaicano, mi vengono in mente serate estive innaffiate da birra e divertimento!!!
D.Il suo amore per la musica: ce ne parli.
R. Ah ( ha un sorriso entusiasta) la musica…non ne posso fare a meno. Per me è linfa vitale.
D.Lei è batterista. Con chi suona attualmente?
R. In questo momento suono musica dei Liftiba e in una cover band di Mina…ma tutto rivisitato ovviamente in chiave rock, reggae e ska ( danza popolare jamaicana nata negli anni Cinquanta, che combina musica caraibica con sonorità jazz, ndr).
D. Il suo motto è….
R. Mi dispiace dirlo ma..”Boia chi molla” e io ritornerò.
D.Un’ultima dichiarazione?
R.Innanzitutto grazie per la bella intervista. E…se dimenticheranno L’Ultima Tappa…non potranno dimenticare Michele “Porcellino”!!!!
Veronique Fracchiolla
Stagista c/o ruvesi.it – Double P Communication