Cultura

“Incontri culturali 2016” volge al termine con un’ultima importante serata Domani sera doppio appuntamento a Calentano

Domani martedì 30 agosto 2016 alle ore 19,30, sempre presso l’atrio del Santuario di Santa Maria Annunziata di Calentano, suggestiva cornice architettonica, si terrà l’ultimo degli appuntamenti del ciclo di incontri culturali edizione 2016.

La rassegna di incontri è stata promossa dall’Associazione Turistica Pro Loco con la collaborazione dei residenti del borgo antico e patrocinati dal Comune di Ruvo di Puglia, Assessorato alle Politiche Culturali e Turistiche.

L’iniziativa volge al termine con un’ultima importante serata nella quale si alterneranno due interventi, “Le edicole votive ruvesi: un patrimonio da salvare” a cura dell’Architetto e Dottore di Ricerca presso il Politecnico di Bari, Mario Di Puppo; a seguire, “La Matricula Maioris Ecclesie Rubensis: una fonte per la storia economica, sociale e religiosa di Ruvo tra il XII e XIV sec.” a cura del Dott. Vito Ricci, studioso del Medioevo.

Le edicole votive sono dipinti, stampe e bassorilievi rappresentanti Santi o scene della religione cristiana diffusi su tutto il territorio ruvese; la resa artistica è spesso semplice, ma un’analisi attenta ne restituisce i modelli di riferimento e l’allegoria tesa ad edificare l’osservatore. Allora i Santi e le scene sacre tornano a parlare e ad essere ascoltate, il primo passo per la loro conservazione e valorizzazione.

Lo studio di Di Puppo si occuperà della trattazione di quelle ricadenti nel centro antico sottraendo dall’oblio questi segni di devozione cristiana popolare che costituiscono il fondamento della civiltà occidentale.

La Matricula Maioris Ecclesie Rubensis è un registro (obituario o necrologio) nel quale venivano annotati i nomi dei defunti benefattori, la data di morte e le donazioni pro anima, in natura o in denaro effettuate a favore del Capitolo della Cattedrale al fine di ricevere suffragi dai canonici.

La conversazione di Ricci verterà sull’analisi dei nomi, dei ceti sociali, delle professioni e dei beni elargiti per trarre delle utili indicazioni al fine di ricostruire la storia economica e sociale di Ruvo nel Basso Medioevo.

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