INAUGURATO L’ANNO ACCADEMICO DELL’U.T.E. CON UN OMAGGIO A DON PAOLO CAPPELLUTI
In occasione dell’ Inaugurazione dell’Anno Accademico 2017/18 giovedì 11 gennaio nell’Auditorium Pio XII di Ruvo è stata presentata l’ultima pubblicazione di Cleto Bucci, docente di Storia del Territorio, dal titolo “SCRITTI DI IERI E DI OGGI per la storia della chiesa di S. Angelo di Ruvo di Puglia”. Dopo il saluto alle autorità, il vescovo Mons. Domenico Cornacchia, il sindaco avv. Pasquale Chieco, l’ass. alla cultura prof.ssa Monica Filograno, l’attuale parroco della chiesa di S. Angelo don Michele Del Vecchio, la prof.ssa Rita Leone e Cleto Bucci,curatore del libro, il Presidente don Vincenzo Speranza ha tracciato una breve storia dell’associazione illustrandone le finalità, le attività e le difficoltà emerse,prima fra tutte la mancanza di una sede definitiva. Il sindaco ha espresso il suo orgoglio nel ricoprire un importante ruolo nella nostra città e si è detto consapevole delle problematiche dell’associazione. Tuttavia, ha riferito, le numerose emergenze che si sono presentate quest’anno non hanno consentito di dare risposte concrete e immediate alle esigenze dell’Università della Terza Età.
Il vescovo ha avuto parole di apprezzamento per l’istituzione di questa realtà e per il desiderio di molti di riempire la vita a qualsiasi età, perché “ l’idea di dedicarsi ad altro, dopo l’attività lavorativa, è un dono che facciamo a noi stessi: ci aiuta a vincere l’indolenza e a coltivare nuovi interessi “.
La prof.ssa Rita Leone, docente di Letteratura Italiana, nel sottolineare l’attenzione che l’ Università della Terza Età riserva alla conoscenza del patrimonio storico e artistico della nostra città, ha presentato il singolare lavoro di Cleto Bucci scaturito da uno studio attento e meticoloso di carte d’archivio, da un’approfondita ricerca di foto, informazioni e documenti tesi a ricostruire l’iter storico, artistico e devozionale della chiesa.” E’ un testo corale -ha detto la docente – una narrazione collettiva che attraverso scritti inediti fa rivivere voci di autori con linguaggi diversi sin dal 1400.” Uno scorrere del tempo che mette in luce anche lo spirito devozionale e la generosità delle famiglie ruvesi, determinate nel 1700 alla ricostruzione dell’edificio e delle cappelle laterali. Il testo, corredato di dettagli sulle opere d’arte all’interno della chiesa e sull’ipogeo, si presenta come un percorso guidato alla scoperta di angoli suggestivi e affascinanti capolavori. Si conclude con l’inventario di tutti i beni artistici presenti nella chiesa, realizzato dai ragazzi del C. T. G. “ Torre del Pilota” diretti da Cleto Bucci nel 1972. “L’inventario – ha commentato la prof.ssa Leone – potrebbe essere un passaggio di testimone al ragazzi digitali, un invito a continuare il percorso per custodire la memoria storica del nostro paese. E’ importante mantenere vivi la passione e il desiderio di appartenenza, perché la conoscenza del territorio ha una valenza fortemente identitaria. L’uomo che non conosce le proprie origini è come un albero che non ha radici.”
Cleto Bucci, autore di numerosi scritti sulla storia di Ruvo e attento estimatore delle opere artistiche del nostro territorio, ha dedicato il volume
alla memoria di
Don Paolo Cappelluti
dal 1969 al 2012
parroco della chiesa di S. Michele Arcangelo
custode appassionato
dei beni storici e artistici della diocesi.
Il doveroso omaggio a don Paolo, a cinque anni dalla sua morte, nasce dalla sensibilità e dall’attenzione dimostrate dal parroco alla salvaguardia del patrimonio culturale della chiesa. L’autore si è soffermato ad illustrare la copertina del libro che riporta un pinnacolo della facciata di S. Angelo,” particolare – sostiene Bucci – che parla della perfezione di un’opera d’arte perché, come dice Flaubert, è nei dettagli che si vede la presenza di Dio”. La quarta di copertina presenta l’antica strada che da Molfetta conduceva a Ruvo. La foto è suggestiva perché lascia intravedere il campanile, quasi un faro, alla fine del percorso polveroso. Per aspera ad astra, ha commentato Bucci illustrando, attraverso una serie di foto tratte soprattutto dalla sua collezione, elementi della facciata, conci scolpiti, reliquiari, pissidi, dipinti. Il volume, che si avvale del prezioso contributo di collaboratori e di esperti, intende approfondire con documenti di archivio la storia della chiesa e del convento dei Frati Minori Osservanti sin dalle origini. E’ costituito da otto sezioni di autori diversi che riportano note storiche sull’altare maggiore e sugli altari laterali, interessanti pagine nel ricordo di Beato Bernardino da Ruvo,eccellente predicatore del 1400, e illustrano le tele del pittore fiammingo Gaspar Hovic. Un capitolo è dedicato all’ipogeo, non aperto al pubblico, costituito da celle cimiteriali precedenti all’Editto di Saint Cloud che nel 1804 vietava la sepoltura dei defunti nelle chiese.
Le ultime sezioni del testo sono riservate alla storia e alla descrizione dei presepi monumentali e dello splendido organo settecentesco recentemente restaurato. Il sintetico catalogo dei beni culturali della chiesa, tratto dall’inventario del 1972, completa la raccolta e costituisce un “importante registro di memoria che assicura nel tempo la sopravvivenza delle opere d’arte” scrive Mons. Nicola Girasoli nella Prefazione. E conclude con un pensiero rivolto a Don Paolo: “Resta un esempio mirabile e vero punto di riferimento storico e spirituale. E ancora oggi, dal cielo,veglia su questa chiesa e sui molteplici beni culturali ivi custoditi”.
Mimma Summo