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Inaugurato il nuovo padiglione di Nefrologia e dialisi del Policlinico di Bari Strumentazioni hi-tech

Un centro dialisi all’avanguardia, una sala operatoria videocollegata con le aule studio universitarie, ambulatori polispecialistici con moduli dedicati alla telemedicina e al teleconsulto per la dialisi domiciliare e un piano dedicato a laboratori di ricerca e diagnostica. Nel nuovo padiglione dell’unità operativa complessa di nefrologia, dialisi e trapianto del Policlinico di Bari i pazienti con malattie renali troveranno un centro specialistico di eccellenza ed avranno la possibilità di essere seguiti in tutti gli stadi della malattia con tecnologie innovative.

Questa mattina l’inaugurazione della nuova struttura, diretta dal Presidente della scuola di medicina UniBa Loreto Gesualdo, con il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, accompagnato dal direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore e dal Rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini.

Attualmente l’unità operativa di nefrologia ha in cura più di 1.600 pazienti portatori di trapianto d’organo e oltre 6.000 nefropatici ed è punto di riferimento per tutto il Mezzogiorno e per molti paesi del bacino del Mediterraneo.

 

Un grande investimento della Regione Puglia ha permesso di realizzare un edificio di 6 piani, di circa 7.000 metri quadri complessivi, dove è possibile offrire un percorso di diagnosi e cura completo. La presenza al quarto piano di laboratori di ricerca assicura la diagnostica molecolare e istopatologica per lo studio delle malattie renali e per quelle nefrologiche rare. L’intero terzo piano è dedicato alle attività ambulatoriali, al day service, all’ecografia, alla dialisi domiciliare e al follow-up dei pazienti trapiantati e in lista d’attesa, sono presenti inoltre il Clinical Trial Center e il Centro Regionale Trapianti. Allo stesso piano è attiva la Control Room che gestisce telemonitoraggio e teleconsulto, mettendo direttamente in comunicazione gli operatori della struttura e il paziente al proprio domicilio. La degenza al secondo piano dispone di 25 posti letto, di cui ben 8 di terapia subintensiva.

 

“Abbiamo concluso un’altra opera di ristrutturazione e questo ci consentirà di dare ad una branca fondamentale come la nefrologia locali adeguati ai bisogni – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano – Si tratta davvero di una realizzazione importante. Tutto il Policlinico è in permanente rinnovamento, è un ospedale che va continuamente manutenuto e continuamente rinnovato. Devo dire che, anche dal punto di vista architettonico, si tratta di un’operazione utile e necessaria, ma soprattutto consentirà anche di estendere spazi già occupati dalla nefrologia e quindi di migliorare la qualità della vita, della sicurezza delle operazioni, anche di altri reparti che potranno in questa maniera allargarsi. Il Policlinico di Puglia, come lo chiamo io, è il punto di riferimento di tutti gli ospedali della regione e qui afferiscono, allo stesso modo del Santissima Annunziata di Taranto, al Vito Fazzi di Lecce, al Policlinico di Foggia, all’ospedale di Barletta e di Andria, al Perrino di Brindisi, le migliori professionalità e i casi più difficili”.

 

“Continua il percorso di consolidamento del Policlinico di Bari con la scuola di Medicina e l’Università di Bari. Vogliamo migliorare sempre più l’assistenza sanitaria mettendo al centro il paziente e questo passa non solo attraverso cure d’eccellenza possibili grazie alle professionalità presenti nel Policlinico, ma anche attraverso spazi adeguati e strumentazione di avanguardia. L’integrazione tra l’offerta clinica ospedaliera, la formazione universitaria e la ricerca rappresenta una garanzia di qualità sanitaria per tutti i pugliesi” ha commentato il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore.

 

Per facilitare l’accesso ai pazienti dializzati, il settore dialisi è stato collocato al piano terra. Oltre ai pazienti uremici cronici, qui trovano risposta ai loro bisogni i pazienti con acuzie o con sepsi o che necessitano di aferesi o di trattamenti di immunoassorbimento. Gli impianti di bi-osmosi sono di ultima generazione, e il sistema di distribuzione delle soluzioni concentrate acide per monitor di dialisi consentiranno di ottenere un sensibile risparmio idrico, energetico e l’azzeramento della produzione di rifiuti speciali.

Al piano terra è collocata anche la sala operatoria in cui, oltre agli interventi per posizionamento di cateteri peritoneali, confezionamento di fistole e protesi per accessi vascolari, potranno essere trattate anche patologie vascolari dei pazienti nefropatici, grazie alla presenza di un angiografo digitale e alla collaborazione con le chirurgie vascolari ed interventistiche del Policlinico.

La presenza di diverse aule studio, collegate digitalmente con la sala operatoria e quella conferenze, concretizza finalmente il modello ideale che deve operare in una Azienda Ospedaliero-Universitaria, mettendo insieme in un unico plesso l’assistenza, la didattica e la ricerca per garantire, oltre ad un elevato standard assistenziale per i pazienti, una didattica universitaria completa per gli studenti.

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