Inaugurata la “Casa del DUC”, officina di rilancio del commercio ruvese
E’ l’ex “ufficio Autentiche” del Comune di Ruvo di Puglia, in vico Modesti 4, la sede del DUC- Distretto Urbano del Commercio, il «primo della Puglia», come ha orgogliosamente sottolineato Vito D’Ingeo, presidente di Ascom Confcommercio di Ruvo di Puglia, durante l’inaugurazione avvenuta ieri pomeriggio.
Tra i presenti anche i componenti della cabina di regia di “Vivo a Ruvo”, progetto strategico di supporto all’attivazione del DUC, di cui lo stesso D’Ingeo fa parte: Marina Barile del Panificio Cascione; l’architetto Nico Balducci; Luciana Di Bisceglie, vicepresidentessa di Ascom Confcommercio e Presidentessa di Terziario Donna Bari/BAT; il sindaco Pasquale Chieco e Marco Tortoioli Ricci, manager del DUC. Ospite d’eccezione Giuseppe Chiarelli, segretario di Confcommercio Puglia. Discreta la presenza dei commercianti che D’Ingeo auspica siano più sensibili a un progetto strategico che connettendo «Archeologia, Musica, Arte, Cultura contadina di Ruvo di Puglia alla tecnologia» darà vigore al commercio a partire dal centro antico per raggiungere le periferie.
La sede dell’Associazione del DUC, infatti, con il logo “Vivo a Ruvo” in evidenza sul frontespizio dell’ingresso, è luogo di incontro, informazione, formazione e laboratorio condiviso per commercianti, stakeholders (portatori di interessi), start-upper e per chiunque voglia mettere a disposizione il proprio bagaglio di conoscenze per ridare slancio all’economia locale.
Sarà sede temporanea dal momento che sarà il centro operativo dove svolgere tutte le attività della prima fase, quelle previste e finanziate con 55.000 euro dalla Regione e tese alla redazione del DUC, sino al 31 gennaio 2019 (delibera di Giunta Comunale n. 222 del 27 giugno 2018).
Non deve essere considerato in alcun modo un piano di assistenza calato dall’alto ma, al contrario, un luogo dove trovare la risposta alla propria domanda, tra un milione di domande, evocando il claim con cui si presenta “Casa DUC”.
«Ma attenzione» precisa Tortoioli Ricci «alla domanda o criticità che pone il commerciante e chiunque si rivolga alla casa del DUC deve seguire anche una proposta». Si chiedono maggiore propositività; duttilità; coraggio di sperimentare non convenzionali modi di “fare commercio” che si rivelano più produttivi e, quindi, vincenti: si pensi ai negozi-atelier o a interessanti contaminazioni con l’arte, la musica e il design.
Tortoioli Ricci fa l’esempio del Mercato Rionale alla ex Manifattura Tabacchi a Bari e della riattivazione della Piazza Annonaria a Rovigo: sia pure temporaneamente, attraverso la rigenerazione ecosostenibile degli spazi e l’ibridazione di format commerciali (cucina/musica per esempio), si è registrato un incremento nel fatturato delle attività commerciali che hanno aderito al progetto. «Non si deve cedere all’abitudine di seguire i vecchi schemi , per quanto sia difficile perché sono consapevole che a fine mese ci sono fatture e conti da pagare e si deve portare il pane a casa» ma una maggiore fiducia in sé stessi e nell’innovazione sarà senz’altro benefica secondo il manager distrettuale.
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A “Casa DUC”, che sarà aperta tutti i giorni e in orario tardo-serale, si potranno avere informazioni e supporti per la riattivazione di spazi commerciali non utilizzati; per la creazione di imprese dove la competenza digitale dei giovani si sposa con il know-how degli anziani; su artigianato digitale; su attivazione di start up e restyling di imprese commerciali nei quartieri; su progetti di rinnovamento e qualificazione dei mercati rionali; sui servizi alla persona; su corsi di formazione avanzata e alfabetizzazione digitale; su nuovi format commerciali; sulla creazione di reti tra commercianti diquartiere per gestire servizi di accoglienza (accoglienza cliente; consegna a domicilio; car valet; digitalizzazione e entertainment; servizi di pagamento; ricerca e innovazione prodotto; programmazione e gestione eventi; digital marketing).
«E’ un momento strategico per noi.» dichiara il primo cittadino «Un momento fondamentale per far sì che il commercio locale diventi più attrattivo e competitivo». Intanto, si annuncia che alla fine dell’anno, quando si concluderà la prima fase di attivazione del DUC, saranno riattivati “temporaneamente” spazi commerciali in cui si potrà assistere a un’originale contaminazione tra commercio – settore food e no food – e design, artigianato e musica.
A Giuseppe Chiarelli spetta la presentazione del portale “Vivo a Ruvo” che sarà attivo dal prossimo 9 luglio. Il portale consterà di quattro macroaree, di cui una in via di definizione. L’area “Social DUC” sarà luogo di incontro, consultazione e discussione virtuale su tematiche quali infrastrutture; ambiente; cultura; sicurezza e legalità. Sarà possibile consultare i documenti relativi al DUC. L’area “Geo DUC” conterrà la mappa georeferenziata degli spazi commerciali, mentre “Promo DUC” sarà uno spazio dove i commercianti promuoveranno sé stessi per avere un’eco più vasta dal momento che il portale nasce “per sviluppare e valorizzare il commercio territoriale e promuovere la competitività, l’innovazione e la cooperazione tra gli operatori”.
Al Forum GiovanIdee sarà dato il compito di effettuare analisi, mappatura, animazione, progettazione, formazione e calendarizzazione degli incontri pubblici: per questo motivo la “cabina di regia” chiede ai commercianti la massima collaborazione nel dedicare parte del proprio tempo a rispondere a questionari e a tutto quello che può essere utile per conoscere più approfonditamente lo stato del commercio ruvese.
(Foto © Ruvesi.it)