ILLECITI DURANTE LA FIERA, UNA DONNA RINVIATA A GIUDIZIO
Il 17 Aprile scorso presso il Palazzo di Giustizia di Trani con il rinvio a giudizio di S.N.A., si è conclusa l’udienza preliminare, svoltasi a porte chiuse, che riguarda una donna extracomunitaria di nazionalità senegalese venditrice ambulante di bigiotteria (collane, bracciali, ecc.) che durante la ricorrenza della Manifestazione Religiosa dei SS. Medici svoltasi nei giorni 27 – 28 – 29 settembre 2019 a Ruvo di Puglia, proprio nell’ultima sera nella zona fieristica, si rese autrice di svariati reati commessi contro una Pattuglia di Polizia Locale, la quale era composta da un Sottufficiale (M.V.) e da un Agente (C.G.), entrambi all’epoca dei fatti appartenenti al Comando di Polizia Locale di Ruvo di Puglia, attualmente prestano servizio nei Reparti Operativi ad Alta Specializzazione di altri Comandi di Polizia Locale. Data la festa, Corso Cavour si presentava ricca di bancarelle di ogni tipo ed affollata di gente. Durante l’attività di controllo, in Zona Fiera, proprio in Corso Cavour, la pattuglia notava un soggetto di sesso maschile, di circa 25 anni extracomunitario dalla corporatura esile, il quale stava esercitando la vendita di articoli di pelletteria e borse. Lo stesso resosi conto del sopraggiungere della pattuglia racimolava e riponeva fugacemente le borse e altri oggetti di pelletteria (marchi di note griff ) in un telo e in due bustoni, nell’intendo di sottrarsi al controllo della pattuglia.
Gli Agenti visto ciò, bloccavano l’extracomunitario chiedendo allo stesso i documenti identificativi, quest’ultimo manifestava insofferenza rendendo abbastanza evidente nell’interesse di allontanarsi, al fine di eludere i controlli, nel contempo la pattuglia della Polizia Locale bloccava anche la merce posseduta dell’individuo.
Si avvicinava dal suo banco di vendita sito al lato opposto della carreggiata, una donna di colore, la quale con il suo comportamento, violento con fare minaccioso, inveendo contro gli Agenti opponeva resistenza contro la stessa pattuglia della Polizia Locale, la quale era intenta a fare rispettare la legge. La donna aiutava il soggetto venditore abusivo facendogli guadagnare la fuga, nel contempo si rendeva autrice di svariati reati commessi ai danni dei componenti della pattuglia di Polizia Locale, tra i quali anche lesioni a Pubblico Ufficiale.
Il tutto si consumava alla presenza di persone che affollavano l’area fieristica e che avevano assistito ai fatti, poi di seguito identificate.
Le ricerche sull’individuo datosi alla precipitosa fuga, venivano attivate immediatamente da tutto il personale presente del Comando Polizia Locale in collaborazione con il personale appartenente alla Stazione Carabinieri di Ruvo di Puglia. Le ricerche purtroppo davano esito negativo.
La donna già denunciata in precedenza dalla Guardia di Finanza e con precedenti penali in materia di commercio, quali la Ricettazione (Art. 648 C.P.) – Vendita di Prodotti Industriali con Segni Mendaci (Art. 517 C.P.) – Introduzione nello Stato e Prodotti di Commercio con Segni Falsi (Art. 474 C.P.), veniva così identificata e denunciata all’Autorità Giudiziaria. L’attività investigativa nei giorni seguenti si concentrava soprattutto nei territori dei Comuni di Turi ed Adelfia, tesa ad identificare e a ricercare un altro cittadino extracomunitario che al momento dei fatti era in compagnia della donna senegalese dietro al suo banco di vendita .
Nell’udienza preliminare, come già detto svoltasi il 17 aprile scorso, il G.U.P. (Giudice Udienze Preliminari) ha ritenuto sufficienti le prove raccolte dalla Polizia Giudiziaria durante tutta la fase investigativa messa in campo dal Comando Polizia Locale di Ruvo di Puglia. Al rinvio a giudizio si opponeva il difensore della donna extracomunitaria, per altro quest’ultima assente in udienza, mentre il Pubblico Ministero, in merito a fatti accaduti e dalle attività svolte durante la fase investigativa svolta dalla Polizia Giudiziaria, ne sottolineava la presenza di validi e chiari elementi probatori idonei a sostenere l’accusa in giudizio, chiedendo il rinvio a giudizio dell’imputata.
A carico della donna le accuse risultavano fondate, la quale con più azioni esecutive di un disegno criminoso al fine di opporsi all’attività della pattuglia di Polizia Locale, mentre procedeva ad un atto del suo ufficio espletato, nel procedere ad identificare un soggetto rimasto ignoto intento a vendere merce contraffatta, provocava lesioni ad uno dei componenti la pattuglia della Polizia Locale, così aiutando il soggetto rimasto ignoto ad eludere le attività di Polizia Giudiziaria in corso, sottraendosi all’identificazione ed assicurare a se il prodotto ed il profitto del reato corrispondente in merce contraffatta e al corrispettivo ottenuto dalla vendita stessa, che il soggetto in ragione dell’aiuto ricevuto riusciva a sottrarre alla disponibilità della Polizia Giudiziaria. Tutti i reati compiuti dalla donna sono aggravati dall’ aver arrecato anche lesioni ad un appartenente alla Polizia Giudiziaria nell’esercizio delle sue funzioni. All’udienza, si sono costituite le parti civili.
Pertanto l’udienza si concludeva con il rinvio a giudizio della donna.
L’inizio del processo è previsto nel mese di dicembre 2024.