IL VORTICE DI VITA DI LIVIO MINAFRA NEL SUO “SONORO SUD”
Un’esplosione di suoni e musica che diventa reale “oro” del Sud. Un Meridione chiassoso, piano di rumori e che diventa “Sonoro Sud” nell’immaginario di Livio Minafra. L’artista ruvese ha dato vita ieri sera alla prima serata di questo suo personalissimo Festival.
Nessun paragone col “Talos”, rimane ferita e partita aperta, ma questo “Sonoro Sud” è il modo di interpretare la vita del musicista ruvese. Certo assorbe, rielabora quanto realizzato assieme al padre e alla madre, Pino Minafra e Margherita Porfido, capaci di fare due grandissimi Festival qui a Ruvo di Puglia e di esportare il meglio della “ruvesità” nel mondo, ma poi diventa tessuto cucito addosso all’artista ruvese.
“Sonoro Sud” è un modo di interpretare la vita, è un modo per dire in musica “ci sono”. E nell’emozione di Livio nel principio di questa avventura si capisce quanto ci tenga a questa nuova creatura che nasce all’interno dell’auditorium della Santa Famiglia per riqualificare anche le periferie e portare la musica anche lì dove non te l’aspetteresti.
Livio c’è e tra una tournée internazionale e un’altra vuole dare la sua chiave di lettura a questa città.
La serata poi è stata straordinaria con le percussioni “Pulsar” con Giuseppe Berlen e Maurizio Lampugnani.
Stasera alle ore 19.00 il libro “Enzo Lorusso Book con Vincenzo Di Gioia relatore e sax e Nico Marziliano al pianoforte.
Alle ore 20.00, invece, le tastiere “Electro-Acoustic” con Vito Di Modugno organo hammond e Nico Marzialiano al pianoforte.