IL VESCOVO INCONTRA L’ORATORIO SALESIANO DI RUVO DI PUGLIA

Sabato mattina , 19 ottobre 2019: una data da ricordare per noi ragazzi dell’oratorio salesiano di Ruvo di Puglia perché abbiamo avuto il piacere di incontrare il vescovo Domenico Cornacchia, in visita pastorale nella nostra Diocesi. Dopo una calda accoglienza, intrisa di emozione, ci siamo recati nel nuovo campetto di calcio ponendogli alcune domande.Eravamo curiosi di sapere che sport praticasse da ragazzo e se ricordasse qualche aneddoto a riguardo.

Abbiamo subito scoperto che era appassionato di calcio come la maggior parte di noi ragazzi e, a questo proposito, ci ha fatto notare quanto noi fossimo fortunati ad avere un campo in erbetta e un pallone di calcio, cosa non troppo scontata ai suoi tempi, quando i ragazzi erano costretti a giocare per strada, a volte anche con una palla di cartone, causando danni ai vetri delle case per un tiro sbagliato.

Siamo rimasti sorpresi quando ci ha confidato di aver imparato anche a pattinare e a giocare a tennis perché è importante per noi essere guidati da un Vescovo dedito allo sport, elemento fondamentale in oratorio.

E, proprio per questo, è venuto spontaneo chiedergli in che modo il gioco o l’attività sportiva possano aiutare ogni ragazzo nel percorso educativo e formativo. Dalle sue parole, abbiamo compreso quanto lo sport permetta di valorizzare non solo le caratteristiche fisiche delle persone che lo praticano, ma
di far emergere anche valori e attitudini umane. Infatti, soprattutto nel gioco di squadra, si riesce a stimolare l’autonomia e l’assunzione di responsabilità, a cooperare, a salvaguardare il diritto di sbagliare e ricominciare, a rispettare le regole di gioco e l’altro, mettendo in pratica un valore fondamentale in uno sport: il fair play. Quindi, noi oratoriani, ci siamo resi davvero conto, grazie a queste parole, di quanto lo sport sia un elemento indispensabile per la crescita integrale di ognuno di noi.

In questa giornata speciale anche i giovani educatori e animatori hanno avuto la possibilità di confrontarsi con Mons. Cornacchia. Un bisogno quasi indispensabile non solo perché in un oratorio la presenza di animatori stimolati e motivati è importante, ma anche perché viviamo in una società in cui le giovani generazioni tendono ad allontanarsi dalla Chiesa e a non riporre più fiducia in essa perché pensano sia corrotta. Per questo il vescovo ci ha consigliato di non fermarci all’apparenza, di non considerare gli aspetti negativi che spesso caratterizzano la Chiesa cattolica, ma di andare oltre e di seguire modelli positivi perché in ogni realtà sociale c’è il “buono e il cattivo” come lui stesso ha detto. E noi, sin da piccoli, dovremmo essere educati a seguire le orme di chi è buon esempio e mette in pratica valori veri e cristiani. Inoltre il
vescovo ci ha ricordato che anche Don Bosco ha vissuto in una società in crisi, segnata da profondi mutamenti e dalla corruzione e, la sua intuizione , che resta attuale nella società odierna, è quella di partire dall’educazione. In periodi caratterizzati da incertezza e sfiducia nei confronti delle istituzioni religiose e politiche, è importante partire dal quotidiano e ristabilire relazioni educative autentiche basate sulla fiducia che permettano al giovane di nutrire speranza nel futuro.

Tuttavia il vescovo, rivolgendosi ai giovani animatori, ha sottolineato che per non perdere fiducia nella Chiesa, elemento fondamentale per un’educazione efficace in oratorio, è necessaria la preghiera, unica via per ricevere la forza e vivere una vita spirituale migliore.

La visita purché breve è stata intensa, e a conclusione abbiamo salutato in maniera festosa il nostro vescovo, che alla maniera fare di don Bosco, ha distribuito caramelle a tutti e benedizioni.