IL TESTAMENTO DI MBA ROCCHETIDDE: “DEBITI, DEBITI, DEBITI”
Il Martedì Grasso dei ruvesi è trascorso a base di coriandoli e simpatia che sgorgava a fiumi dalla sede dell’associazione “Biagio Minafra”. In piena tradizione rubastina, si è celebrata la morte di Carnevale con gioia e allegria per la sconfitta del male.
Non si piange, ma si ride ma si mangia e tanto. Il ritorno del Carnevale a Ruvo, vede il Martedì Grasso cominciare con l’allestimento della Camera Ardente e l’annuncio della scomparsa di Mba Rocchetidde.
Tanta gente si è recata nei pressi della sede dell’associazione per un tuffo nel mare dell’allegria carnevalesca. Poi, in anticipo rispetto all’orario previsto, ecco il sindaco di Carnevale, alias Michele Pellicani, dare lettura del testamento di Mba Rocchetidde. Amara sorpresa per “Ciccill”, alias Martino Lovino, coadiuvato da Anna Quaranta, alias Angela Stasi. Un siparietto che vede il figlio pronto a portare a cena l’intera popolazione prima di scoprire i problemi di “papà” con l’Agenzia delle Entrate, l’Inps, il Reddito di Cittadinanza. Il vino ha mandato in malora Mba Rocchetidde che addirittura a obbligato la “quarantana” a prostituirsi per “un euro servizio compreso”. Ma nessuno accettava tale “offerta”. Nonostante tutto, Mba Rocchetidde ha chiesto di essere ricordato come cittadino modello, suscitando l’ilarità generale.
Si chiude l’edizione 2020 con la bruciatura del fantoccio che di fatto dà inizio ai riti pagani legati alla Quaresima, con l’auspicio che la tradizione carnevalesca resti sulla scena degli appuntamenti stagionali ruvesi.