Il terribile racconto di Antonio Scarongella: “Un tonfo al cuore”
Antonio Scarongella, 42 anni, militare dell’Esercito, è ruvese ed è uno dei volontari del Nucleo cinofilo da Soccorso Bios, sezione Ana (Associazione nazionale alpini) di Pordenone, che ha trovato ieri mattina il corpo senza vita di Giulia Cecchettin. Il cadavere, incastrato tra due rocce, è stato gettato nel canale vicino al lago di Bracis e il volontario spiega come si sia arrivati all’individuazione in un intervento ai taccuini del Corriere del Veneto: “Stavamo perlustrando la zona boschiva che costeggia il canalone presente lungo la strada che dal lago di Barcis conduce a Piancavallo, Pordenone, quando Jagger, un cane di razza ‘Flat coated retriver’ di 4 anni, si è allontanato dal conduttore Andrea Micconi per scendere lungo un dirupo. Mi sono subito avvicinato per controllare e ho notato due sacchi neri in mezzo a due rocce. Appena ne ho alzato uno, ho avuto un tonfo al cuore, si intravedevano dei vestiti sporchi di sangue e una gamba di una donna. In quegli istanti, dentro di me, ho sperato non fosse Giulia”.