Cultura

Il Talos Festival e Ruvo di Puglia a “Umbria Jazz”

Il Talos Festival, con «la melodia, la ricerca e la follia» del suo fondatore, il trombettista Pino Minafra; con la severa bellezza della Cattedrale romanica, scenografia di pietra e storia ai concerti della rassegna di musica jazz, è stato protagonista della quarantacinquesima edizione di “Umbria Jazz 2018”, a Perugia dal 13 al 22 luglio.

E’ stato presente alla prestigiosa rassegna attraverso le pagine del libro “Puglia, le età del jazz” (Adda Editore) di Ugo Sbisà, critico musicale per la Gazzetta del Mezzogiorno, docente di Storia del Jazz presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e storica guida all’ascolto delle edizioni del festival jazz rubastino firmate “Minafra”.

Il libro è stato presentato ieri mattina, presso la Feltrinelli di Corso Vannucci a Perugia, dove Sbisà ha conversato con il giornalista Enzo Capua, voce dell’Umbria Jazz negli Stati Uniti.

“Puglia, le età del jazz” fu presentato a Ruvo di Puglia lo scorso 8 marzo, in apertura del “Wanda Landowska Pianofestival” ed è un «racconto argomentato e ragionato» della storia del jazz in Puglia, dalla Capitanata al Tarantino, passando per il Barese e il Salento. Una storia di migrazioni, di talento, di musica e di sangue del Sud che ha avuto inizio nel 1923.

Ugo Sbisà con il suo “Puglia, le età del jazz” (Adda Editore) © Tim Dickeson

E’ una narrazione a cui hanno dato il loro contributo Dino Blasi, Vittorino Curci, Roberto Ottaviano e Pino Minafra, i tre fondatori dell’indimenticato Europa Festival Jazz a Noci e che hanno dato vita all’ensemble “Ruvo-Noci”. Nel libro è presente anche un’intervista a Renzo Arbore a cura di Mike Zonno.

E’ il racconto di Mike Ortuso, Vito Morea, di Bruno Giannini, della nascita del Talos Festival, dove l’amore e la passione per la musica jazz e la volontà di condividerla con un pubblico più ampio erano inversamente proporzionali alla disponibilità di danaro tanto che Minafra pagava i musicisti ospiti con soppressata e taniche di olio extravergine di oliva.

«Ruvo di Puglia; il Talos Festival;  la Cattedrale di Ruvo, simbolo universale del romanico pugliese (presente in copertina del libro con una magnifica foto di Diego Amenduni, nda); la Italian Instabile Orchestra, compagine unica nella storia del jazz italiano approdano a Umbria Jazz, grazie a Ugo Sbisà. Il Sud, il jazz italiano finalmente in evidenza…Meglio tardi che mai…Grazie a tutti…» è il pensiero che Pino Minafra ha affidato ai social sull’importante vetrina per la Puglia del jazz e per Ruvo di Puglia, la città del Talos Festival, in programma dal 1 al 9 settembre 2018.

 

(Nella foto, edizione 2017 Talos Festival © Veronique Fracchiolla)

 

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