IL SINDACO RISPONDE A MICHELE DEL CARMINE: “ABBIAMO UNA VISIONE CHE STIAMO TRASFORMANDO
Risposta del sindaco alla lettera di Michele Del Carmine pubblicata sul nostro portale.
La ringrazio per la sua lettera e soprattutto per il suo modo garbato di porre le questioni; ne approfitto per aggiornare lei e chi legge su alcuni dei temi segnalati nella lettera e sui quali stiamo lavorando.
Inizio dal tema della pubblica illuminazione: quell’appalto è stato di gran lunga il provvedimento più impegnativo, complesso e difficile della storia recente del nostro Comune. Pensi solo che il primo atto in Consiglio Comunale è del dicembre 2019, la pubblicazione del bando (di rilevanza europea) è del luglio 2020 e solo pochi mesi fa è stato possibile affidare i lavori. L’appalto è stato vinto da Edison Next, un’importante azienda Nazionale. Il loro progetto è molto ambizioso e prevede la riqualificazione energetica e tecnologica di tutta la rete della pubblica illuminazione cittadina. Si tratta di rivoltare completamente e mettere a sistema impianti vecchissimi, superati e costosi (opere queste essenziali ma ‘invisibili’) con un cambiamento radicale i cui frutti saranno ben visibili a tutti nei prossimi mesi. I miglioramenti più rilevanti riguarderanno proprio il centro storico a partire dai corsi (e su uno di questi qualcosa si comincia a vedere seppure frutto di un altro progetto di riqualificazione)
Questo ci porta al secondo punto sollevato nella sua lettera: la riattivazione del centro storico.
È ormai un fatto che da molto tempo la vita sociale della città si sia spostata all’esterno del nucleo antico, soprattutto sui corsi, che oggi sono il cuore pulsante della città. Il piccolo commercio patisce molto la concorrenza dei grandi centri commerciali e della rete, e tuttavia noi siamo convinti sostenitori dei negozi di prossimità e abbiamo idee e progetti già messi in campo.
Abbiamo definito un piano di recupero e rilancio del centro storico che oltre alla riqualificazione “materiale” di diversi immobili e zone, in parte già in corso (alcuni interventi li ricordo più avanti), prevede anche progetti e azioni “immateriali”, finanziate dal PNRR e dal bilancio comunale, per portare nel centro storico nuovi abitanti, nuovi servizi e nuove attività economiche.
A proposito di sostegno al commercio, la sua lettera mi dà la possibilità di ricordare ancora una volta che già oggi, qui a Ruvo chi apre un’attività nel centro storico o subentra ad attività già esistenti, per i primi tre anni è totalmente esente dal pagamento della Tari. E ci sono agevolazioni anche per le aperture nel resto della città. Uno sforzo importante per il nostro ente.
È già in atto la riqualificazione di cinque punti del nucleo antico – le cosiddette stanze urbane, forse ne avrà forse sentito parlare – e sto parlando del tratto tra via Rosario e via Fornello; del punto nei pressi dell’info point della Pro Loco; di via San Carlo; di Largo San Carlo; dello spazio di Piazza Bovio verso via Veneto. Stiamo completando la riqualificazione di Palazzo Avitaja che oltre a recuperare la sua funzione di centro politico della città diventerà anche un luogo di relazione con i cittadini e contenitore culturale.
Sono alle battute finali il cantiere che sta trasformando l’immobile di via Ostieri, fino a qualche anno fa sede degli uffici del Comune, in ostello per la gioventù (novità assoluta per la nostra città) e i lavori di riqualificazione dell’ex convento dei Domenicani che ospiterà presto un secondo museo archeologico, questo tutto comunale, in cui troveranno finalmente casa preziosi reperti archeologici rinvenuti a Ruvo negli scavi di questi anni e fino a oggi mai esposti al pubblico.
Per quanto riguarda l’arredo urbano una parte è stata già realizzata con il DUC negli anni scorsi (panchine artistiche, ribasolature, eliminazione di alcune barriere architettoniche), altro faremo con i progetti di riqualificazione di cui parlavo, che abbiamo presentato in un incontro pubblico e i cui disegni sono visionabili sul sito del Comune.
Le azioni immateriali riguardano poi incentivi per aiutare non solo i commercianti ad aprire, ma anche le famiglie a trasferirsi in quel quartiere (sono i due progetti “Apriti Ruvo” e “Abito in centro” che prevedono un investimento complessivo di € 350.000.
Sempre per aiutare il commercio nel nucleo antico, grazie al PNRR stiamo per aprire due bagni pubblici, così da consentire ai locali oggi chiusi perché non a norma di avere a disposizione servizi igienici per la clientela e stiamo lavorando a un’iniziativa comunale di incentivo e sostegno alle star up locali di cui presto forniremo notizie complete.
Quello della sicurezza poi è un tema gigantesco che investe istituzioni pubbliche (prefettura e questura) e forze dell’ordine. Durante la mia sindacatura abbiamo assunto nuovi vigili e moltiplicato le videocamere che ora sorvegliano gran parte della città e ci sono già state d’aiuto in diverse situazioni. Di qualche settimana fa è l’assegnazione ai Carabinieri di una nuova caserma, più grande e tecnologicamente avanzata, che ci auguriamo possa consentire un ulteriore rafforzamento della presenza della Benemerita, già molto attiva nella nostra comunità. Resta ovviamente che la piaga dell’illegalità si combatte anche e soprattutto con la cultura della legalità, promuovendo esempi virtuosi di civismo e buona educazione, un lavoro lungo certamente, ma che ci vede impegnati da tempo e che, siamo certi, darà buoni frutti in futuro.
A proposito della musica infine: proprio per dare un futuro al nostro glorioso passato, due anni fa abbiamo creato il progetto della “Banda Talos città di Ruvo di Puglia”, una formazione bandistica allargata, affidata a due firme ‘ruvesi’ di assoluto prestigio come i maestri Vincenzo Anselmi e Rino Campanale, che ha anche l’obiettivo di fare da “nave scuola” per tanti giovani e giovanissimi talenti ruvesi.
Ruvo è una Città d’Arte, e la parola arte raccoglie tutte le discipline: sicuramente la musica, ma anche il teatro (il nostro Nuovo Teatro Comunale, da noi inaugurato esattamente tre anni fa, ospita la compagnia “La luna nel letto”, altro orgoglio ruvese), all’arte visiva (quella antica custodita nei musei e a quella moderna ben rappresentata da una figura come quella di Domenico Cantatore).
E tuttavia, come forse saprà, abbiamo intenzione di creare nell’ex convento dei Cappuccini una “Casa della Musica” con spazi per studiare, provare e registrare musica; una struttura a disposizione del territorio in grado di diventare fucina di talenti e nuovi esperimenti artistici.
E ancora potrei parlarle di quello che stiamo facendo per migliorare le scuole e per costruire due nuovi asili nido; del nostro Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, col quale vogliamo aiutare tutti a spostarsi per la città in sicurezza riducendo l’uso delle auto e di conseguenza migliorando la qualità dell’aria e dell’ambiente.
Abbiamo insomma visione, pianificazioni e progetti in atto e nel cassetto che, se pure con i tempi di una pubblica amministrazione, stiamo progressivamente trasformando in realtà.
Le auguro un lungo e felice soggiorno a Ruvo di Puglia, così che nel tempo possa non solo verificare la validità di quello che le scrivo, ma anche, nel caso, constatarne gli effetti.
Un cordiale saluto
Pasquale Chieco
Sindaco di Ruvo di Puglia
Io resto basito da quante e quali attività di sviluppo ci saranno.
Il dato di fatto é che vedo, SOLO, (da anni) una città allo sbando, con Lei che racconta le stesse “balle” di 6 anni fa, di 3 anni fa, dell’anno scorso.
Solo inutili e trascurati parchi, piste ciclabili che non hanno mai visto una bici in tanti anni (vds
.il pericolosissimo obbrobrio di Via Madonna delle Grazie), manto stradale che grida vendetta (in moltissime strade), viabilità ridicola e tanti inutili personaggi che “ciondolano” (in 2, a volte in 3) in auto comunali, evitando con cura punti nevralgici del paese.
Glielo dice chi sperava in Lei e Le ha dato fiducia 2 volte. Ma la delusione è totale.
Fatti, che di parole non abbiamo necessità.