Palazzo Avitaja

IL SINDACO CHIECO: “LA BUFALA DELL’ASILO FANTASMA E GLI AVVELENATORI DI COMUNITÀ”

“Insomma era una Bufala: a Ruvo non c’è alcun asilo pubblico per il quale il Comune ha chiesto ai genitori soldi per lavori di pitturazione”. Lo dichiara il sindaco Pasquale Chieco in riferimento a un post inserito all’interno di  una pagina Facebook molto seguita in città.

“Qualcuno – spiega il primo cittadino – ha iniettato del veleno (noi genitori paghiamo le tasse invano, le scuole cadono a pezzi, i nostri bambini, il nostro bene più prezioso, non sono protetti !!!), ha dato il via al “vergognometro”, con la pronta grancassa del solito gruppetto di distruttori professionali, e poi si è messo in un angolo a guardare l’incendio: 26 “mi piace” e 34 commenti. E a chi chiede informazioni più precise Luisa non risponde. Non risponde perché anche volendo non c’è niente da dire: A RUVO NON C’È ALCUN ASILO PUBBLICO PER IL QUALE IL COMUNE HA CHIESTO AI GENITORI SOLDI PER LAVORI DI PITTURAZIONE”.

Poi il monito di Chieco: “Si è trattato insomma di un chiaro esempio del male dei nostri tempi, dell’azione irresponsabile sui social di quelli che io chiamo “avvelenatori di comunità”.  È bene che i cittadini inconsapevoli lo sappiano: Facebook non è la bibbia. Su Facebook è facile spararle grosse, da molto tempo ormai, anche sulle pagine ruvesi, girano post taroccati o foto che con Ruvo non hanno niente a che fare. Qualcuno ne approfitta, qualcuno ci ha costruito la propria fortuna mediatica, ma attenzione, perché di questo passo sarà impossibile tornare indietro. Lo dico ai seminatori d’odio, ai violenti, ai maleducati: state avvelenando il pozzo da cui beviamo tutti, voi compresi”.

“Fare il Sindaco o l’amministratore – sbotta Chieco –  di una città, prendersene cura, è una strada in salita: ti svegli la mattina e devi lottare a mani nude contro problemi enormi, vedi ogni giorno da vicino le difficoltà e le sofferenze spesso profonde di tanti tuoi concittadini. Si prova a tamponare le emergenze e nello stesso tempo a costruire un futuro migliore per la città.
Poi c’è chi è esasperato e c’è chi è disperato, c’è chi racconta la sua storia con grande dignità e chi sa dialogare solo con urla e strepiti, c’è chi ti chiede di cambiare il mondo e chi invece è interessato esclusivamente alla mattonella di marciapiede davanti a casa sua”.

Poi il sindaco rincara la dose: “Pensatela come volete su quello che stiamo provando a fare, ma rispettate quello che rappresentiamo. Quel post inventato, quella bufala, quel “fake” aveva il solo scopo di raccogliere insulti gratuiti e recapitarli all’Amministrazione, e di farlo su un tema per noi sacro, ovvero quello delle scuole. Proprio alle scuole infatti, come sapete, abbiamo dedicato, in questi mesi energie, lavoro e risorse (il supporto scolastico per bambini e bambine con disabilità, la ristrutturazione della Bovio, il piano di sicurezza antisismica che riguarda tutte le scuole di competenza del Comune, le rampe per diversamente abili alla Rubini, la rassegna “Era di maggio” e potrei continuare a lungo)”.

“Non fidatevi – conclude – sempre di quello che leggete in rete, cercate sempre conferme dirette, sentiamoci; chi frequenta questa pagina sa che intervengo spesso in prima persona. Abbiamo bisogno di sviluppare forti anticorpi contro questi veleni. Ne va della qualità del nostro vivere civile, ne va del futuro che stiamo costruendo per i nostri figli”.

Nelle foto il post con la bufala in questione e le rampa per studenti con disabilità che abbiamo realizzato in primavera per la scuola Rubini.

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