Cultura

Il San Francesco rock dei ragazzi del “Regno di Oz”. Stasera replica

Ad appena dieci anni dal debutto  a Broadway di “Jesus Christ Superstar” per la penna e le note di Andrew Lloyd Webber,  il 9 ottobre 1981 al Teatro Unione di Viterbo  Michele Paulicelli portò in scena il musical “Forza venite gente” dedicato a San Francesco d’Assisi. Ritmi rock e ballad descrivono la vita del gaudente Francesco che, a un certo punto della sua vita, con un atto rivoluzionario decide di sposare “Madonna Povertà”.

Il musical è stato proposto in tutto il mondo – l’edizione più famosa è quella del 1991 sul Sagrato della Basilica Superiore di S. Francesco ad Assisi – ma ieri, nel chiostro dell’ex Convento dei Domenicani, a Ruvo di Puglia, ne è stata fatta una vivace e libera trasposizione  a cura dei ragazzi del Centro Diurno “Il Regno di Oz”, in collaborazione con alcuni giovani musicisti della “Apulia’s Band”, con la danzatrice Lola Hassan della “Vivolatina”, i ragazzi del gruppo giovanile della Cattedrale e la danzatrice Gaia.

Inserito nell’ambito della rassegna “Era di Maggio – Le scuole e la città” a cura degli Assessorati alla Cultura e alle Politiche Sociali del Comune di Ruvo di Puglia, il musical “Francesco” dei ragazzi del “Regno di Oz” è un omaggio a don Tonino, di cui quest’anno ricorre il venticinquesimo anniversario del dies natalis.

«Don Tonino – ha esordito Raffaella Scarongella, presidentessa del Centro diurno – era un terziario francescano e ha sposato gli ideali di San Francesco vivendo in povertà e con mitezza. Per questo abbiamo voluto dedicargli la libera trasposizione del musical di Paulicelli. Tra l’altro, quest’anno il nostro camposcuola sarà organizzato a Rivotorto, uno dei luoghi amati da San Francesco».

Mite, frugale ma rivoluzionario era don Tonino come San Francesco che abbandonò agi e mollezze propri del figlio di un ricco mercante – ma pur essendo viveur, lavorava alacremente in bottega e non era avido – per vivere in povertà, in armonia con il Creato di cui facevano parte anche i reietti, gli esclusi, gli ultimi. L’amore per il Creato, la santa allegrezza, l’amore per Dio e la prossimità ai popoli stranieri – nel quadro “La luna” – sono stati restituiti al pubblico con freschezza e profonda partecipazione: alcuni piccoli  protagonisti hanno doti recitative che andrebbero valorizzate. I costumi sono stati realizzati con utensili  di uso quotidiano – nel quadro “Venite  cavalieri – Tu Francesco in Terrasanta” – con stoffe colorate drappeggiate e materiale da recupero lavorati ad arte. Tutto rimanda alla semplicità degli ideali “Peace & Love”, dell’era dell’Acquario che influenzò, in maniera più o meno evidente,molte rappresentazioni artistiche degli anni Settanta e Ottanta. Spettacolo realizzato con pochi mezzi e gradevole, colorato, con singolari accompagnamenti musicali e danze: un musical rivisitato che restituisce, grazie alla valorizzazione di talenti in erba, grandi  e preziosi risultati.

Il musical “Francesco”, a ingresso gratuito, sarà replicato questa sera, nello stesso luogo, alle 19.30.

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