Il ruvese Mastropirro a “L’eredità”: «È un gioco e sciom nanz»
Il poemusico Vincenzo Mastropirro, ruvese e bitontino d’adozione, è stato uno dei concorrenti, lunedì scorso, della puntata de “L’eredità”, il preserale in onda su Rai Uno ogni sera, condotto da Flavio Insinna.
La partecipazione del flautista e poeta ruvese è stata caldeggiata da mamma Ninetta, di 88 anni, alla quale sono andati i saluti e del figlio e del conduttore.
Docente di musica alla “Monterisi” di Bisceglie, sposato con Gina e padre di Silvia e Michele, Mastropirro ha donato a Insinna una sua lirica composta con Alda Merini, la poetessa milanese che incoraggiò il nostro a continuare nella creazione dei versi.
Mastropirro, dopo non aver completato la prova de “Gli abbinamenti”, è stato scelto dal campione in carica per giocare alla “scalata doppia” con Alessandra, un’altra concorrente. Avendo esaurito il tempo a disposizione per rispondere alle domande, Mastropirro è stato il primo concorrente a essere eliminato.
«Meh, tènghe la copa frìéske…ho la testa fresca e gioco sempre da quando son nato (lei mi guarda hahaha). Ninetta (la mamma, ndr) ti ho accontentata…mi dispiace ma fasc nudd è nu sciuche…è un gioco e sciom nanz» ha commentato con ironia Mastropirro.
Diverse settimane fa, un altro ruvese, Vincenzo Stasi, ha partecipato al gioco, uscendone sconfitto.
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(Foto © Facebook)