IL RITORNO DEL “PRISCIO” CARNEVALESCO
Come se nulla si fosse interrotto. “Giovedì Grasso 2020”, a cinque anni di distanza dall’ultima edizione, il Carnevale rubastino torna a conquistare la platea. Stavolta in Piazzetta Le Monache con i soliti ingredienti: Mba Rocchetidde, il calzone, la voglia per tutti di divertirsi.
In cabina di regia l’associazione “Biagio Minafra” abile tessitrice di tutti i pezzi fondamentali per la buona riuscita dell’evento: l’umorismo, il coinvolgimento cittadino, la totale opera di restaurazione di una tradizione rubastina spolverata per dieci anni, messa da parte per altri quattro e adesso tornata a far divertire grandi e piccini.
Ognuno ai suoi posti: davvero è sembrato che il tempo non si fosse mai fermato per la maschera tipica rubastina e che la voglia del “priscio” fosse nascosta da qualche parte in attesa di riesplodere.
La “Eat” protagonista con Michelangelo Sparapano per la realizzazione di nove metri di calzone, prima che i “mascherati” portassero a spalle la “creatura” all’interno di Piazza Le Monache.
La musica, il ballo grazie alle movenze dell’Asd Revolution Dance, in una serata condotta dalla luminosa Anna Turturo, nel cielo di Ruvo scaldato dalle risate provocate dallo sketch interpretato ad hoc da Martino Lovino e Angela Stasi.
Bentornato Mba Rocchetidde, bentornata voglia di divertirsi con le tradizioni popolari.
foto @Gaetano Fracchiolla