IL RITORNO DEL CALZONE, D’INGEO: “UNA TIPICITA’ CHE SARA’ ESALTATA GRAZIE ALLA “E.A.T.””. CAIFASSO: “UN EVENTO VOLANO DELLE TIPICITA’ DEL NOSTRO TERRITORIO”
La parola magica è sempre la stessa: “Insieme”. La spinta della Pro Loco a riportare in auge le tradizioni carnevalesche ruvesi, la presenza di associazioni legate al folklore del territorio, la sintonia tra i ristoratori che fanno parte della “E.A.T.” e il supporto dell’amministrazione comunale nel sostenere l’iniziativa.
Il Carnevale di Ruvo di Puglia sta per tornare e lo farà attraverso il primo atto che vedrà “Carnevale” mangiare a dismisura il Calzone rubastino al Giovedì Grasso. Dalle 18.00 la sfilata dal Panificio Cascione a Piazza Menotti Garibaldi servirà per dare il via alla gran serata all’insegna dell’enogastronomia e dei prodotti rubastini.
Non mancheranno i bimbi in maschera e tutti coloro i quali vorranno vivere un momento spensierato mascherato.
“Siamo felici – ha detto il presidente di Confcommercio Ruvo dott. Vito D’Ingeo – di essere protagonisti di questo momento di spensieratezza della città di Ruvo. Saremo protagonisti con i ristoratori della “E.A.T.” che, con grande determinazione e passione, hanno accettato di rimettersi in moto con entusiasmo e tornare a preparare il calzone partendo dalla tipicità
Emanuela Caifasso, assessora alle attività produttive del Comune di Ruvo di Puglia: “Ritengo che la valorizzazione dei prodotti locali passi soprattutto da eventi popolari. Partendo dal tradizionale “Carnevale rubastino” molto povero e semplice si passa a dar lustro alla nostra città attraverso un prodotto tipico che unisce tante tipicità del territorio ed è un lavoro a cui teniamo molto come amministrazione. Riscoprire le nostre radice, dar lustro a quelle che sono le potenzialità del nostro territorio e fare rete tra le realtà presenti nel nostro agro. Per cui abbiamo voluto fortemente che la “sfilata del calzone” fosse riproposta, come esempio di volano enogastronomico della nostra città”.
Rocco Lauciello è soddisfatto di aver promosso tutto questo: “E’ una bella squadra variegata quella che ci ha affiancato in questo percorso. Riproponiamo il tipico Carnevale ruvese ristabilendo i riti più lontani e valorizzando la lingua locale, collante che ci lega alle nostre radici in quanto elemento di identità e di integrazione. Al fine far conoscere l’antica tradizione carnevalesca rubastina nella sua diversità culturale”.