IL RICORDO DI ROSA GADALETA: "28 anni di servizio per la formazione degli alunni, come uomini e cittadini"
L’ex dirigente scolastico del Liceo Scientifico “O. Tedone” Biagio Pellegrini ricorda con una lettera la professoressa Rosa Gadaleta scomparsa lunedì 2 novembre.
“Carissima Rosa,
non è stato possibile incontrarci, nonostante avessimo programmato di vederci, parlarci e confermare ancora una volta non solo la nostra amicizia, ma la grande collaborazione ed intesa professionale, maturate nella contemporanea presenza nella sede del TEDONE. Ora sono qui ad esprimerti il mio e nostro grazie e l’ultimo saluto. Grazie per la tua attenzione e sollecita cura nell’espressione dell’attività didattica. Grazie per la sensibilità evidenziata nelle relazioni all’interno ed all’esterno della scuola; grazie per la dolcezza del tuo carattere, per la chiarezza delle scelte operate e per la coerenza nell’esplicazione della tua missione. Hai saputo coniugare la fermezza nelle tue decisioni, fino ad essere severa con te stessa, insieme all’accoglienza e materna comprensione nei confronti degli alunni (specie di quelli più deboli) e delle persone che ti hanno incontrata. Grazie per aver affrontato con serietà e rigore non solo l’insegnamento (28 anni al TEDONE e precedentemente un anno presso l’ITC di Altamura, sei nel Professionale di Barletta ed ancora uno nel Liceo Classico di Molfetta) ma anche gli altri incarichi accettati in qualità di componente e poi presidente del Consiglio di Istituto. Sei stata eletta ed hai affrontato con precisione e solerzia la carica di collaboratrice della presidenza ed infine hai ricoperto l’incarico di vice preside nel tuo ultimo anno di servizio e mio primo anno di presidenza al TEDONE. Sottolineo con riconoscenza quanto aiuto mi hai dato in quell’anno così ricco di eventi e di iniziative, come il trasferimento della scuola, l’inaugurazione della nuova sede e l’intitolazione della palestra.
Negli anni della tua azione educativa non ti è mai venuto meno il senso del dovere e la forza di affrontare con competenza ed equilibrio tutte le situazioni difficili ed i cambiamenti che, dalla fine degli anni ’60 e fino agli inizi del ’90, hanno sconvolto la società ed anche la scuola. Alla chiarezza delle analisi hai saputo aggiungere il rispetto delle idee altrui e delle persone che erano tuoi colleghi ed alunni. Nelle tue lezioni trasmettevi non solo gli apprendimenti delle discipline (italiano, latino, storia e geografia) ad alunni del biennio che si affacciavano agli studi superiori con la timidezza di chi affrontava impegni scolastici gravosi, ma la tua attenzione era tutta rivolta a trasmettere i valori civili della onestà d’animo, dell’impegno sociale, della coerenza nelle scelte. Instancabile nell’assolvere agli impegni, hai saputo conservare inalterato il tuo sorriso e la tua volontà di dialogo e di cura formativa, senza alcun risparmio. Come dimenticare la commozione e la gioia che provavi nel ritornare al tuo Liceo, dopo aver concluso il servizio di insegnamento. Nascondevi le lacrime e l’orgoglio per la crescita della tua scuola, ma conservavi dentro di te il ricordo degli sforzi fatti per la cura della formazione civile e per i traguardi man mano raggiunti.
Il saluto che ora ti porgo è personale e sincero. Ma vuole essere anche interprete delle intenzioni dei tanti alunni che ti hanno conosciuta ed apprezzata. Il saluto anche dei colleghi con i quali hai sempre operato con entusiasmo e rispetto. Il saluto di una scuola che ti ha vista sempre in prima fila per far crescere in cultura e passione civile i giovani affidati. Non si può chiudere una grande ed importante vicenda formativa senza esprimerti il grazie ed il saluto di una intera Comunità.
Grazie Rosa. La tua opera non potrà essere dimenticata; è scritta nelle aule, nella mente e coscienza degli alunni. Siamo qui a testimoniarla e per affidarla anche al tempo futuro.
Grazie professoressa”.