Enogastronomia

Il Primitivo di Manduria arriva a Roma il 30 settembre

Che i vini pugliesi rappresentassero un’eccellenza all’interno del variegato mondo del vino italiano, non era una novità. Estino però anche etichette Docg che, come il Primitivo di Manduria, meritano di essere nominate tra le tante proprio perché conosciute e apprezzate in Italia e all’estero, e di cui la regione Puglia può giustamente andare fiera. D’altronde, si parla di un vino DOC dal ’74 caratteristico della provincia di Taranto, a Manduria appunto, e definito non a caso “il Re della Puglia”: un vino che ben presto potrà essere celebrato anche a Roma, dove il 30 settembre le aziende del consorzio di produzione si riuniranno per una giornata completamente dedicata alla sua produzione e degustazione.

Roma incontra il Primitivo di Manduria

Apre a Roma il 30 settembre l’evento “Roma incontra il Primitivo di Manduria”, una manifestazione organizzata dal Consorzio di Tutela con la partecipazione del Gambero Rosso, a pochi passi da Villa Pamphili, in via Ottavio Gasparri. Trenta cantine per un totale di circa 70 vini da assaggiare, dalle varie etichette dedicate al Primitivo di Manduria classico, con i Primitivo di Manduria DOP e Primitivo di Manduria Riserva, e il Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg.

Due serate durante le quali dalle 20 alle 23 sarà possibile degustare i diversi vini accompagnandoli ad assaggi di specialità locali presenti all’evento e alcune sfiziosità realizzate direttamente dall’Accademy del Gambero Rosso. Non mancheranno poi gli eventi nell’evento, come per esempio un seminario di degustazione e approfondimento tenuto dal curatore della guida “Vini d’Italia” Marco Sabellico, e uno spettacolo gastronomico con un angolo dedicato alle tecniche di produzione della mozzarella dal vivo.

Il Primitivo primo per vendite tra vini pugliesi

Il Primitivo viene prodotto su una superficie di 3.140 ettari dislocata in 18 Comuni tra Taranto e Brindisi che fanno riferimento ad un Consorzio di più di 50 cantine e circa 1000 viticoltori autonomi. Un territorio piccolo ma che racchiude il segreto di un grande vino, dato che nella classifica tra i vini più graditi in Italia il Primitivo pugliese si colloca al secondo posto con il 21% dei consensi. Un apprezzamento che riguarda soprattutto i rosé, le cui vendite sono cresciute fino al +17% sia all’estero che nel nostro paese, aiutate anche dalla sempre maggior disponibilità di questo prodotto anche tra gli scaffali digitali dei grandi supermercati che propongono vino online. A questo, poi, non si deve togliere l’importanza di quelle che sono state le immense capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che sono stati in grado di portare i rosati del territorio a un vero e proprio boom di vendite, facendoli arrivare secondi solo rispetto ai grandi rosé della Provenza.

Tutti dati, questi, che non fanno che confermare la sempre maggiore popolarità internazionale e non di eccellenze uniche della regione quali il Primitivo, il Negroamaro, il Susumaniello e il Nero di Troia.

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