IL PRESIDENTE DELL'A.N.P.A.S. RUVO: "FARE CAPO A NOI PER QUALSIASI TIPOLOGIA DI AIUTO AI TERREMOTATI. TUTTI VORREBBERO FARE TUTTO MA SERVE ORGANIZZAZIONE"
Le violenti scosse di terremoto hanno messo in ginocchio il centro Italia e, allo stesso tempo, unito ancor di più una nazione sempre pronta a reagire in caso di emergenza.
“Siamo in attesa – afferma il presidente dell’A.N.P.A.S. Pubblica Assistenza Ruvo Soccorso, Domenico Cassano – di una chiamata da parte degli organi regionali e provinciali. Fino a quel momento, nessun volontario partirà alla volta dei luoghi interessati dal terremoto. Il tutto è frutto di un’organizzazione nazionale, mirata a dare continuità ai soccorsi. Se non si rispettano le direttive, si rischi solo di arrecare danni e di non portare nessun aiuto a buon fine“.
La Protezione Civile Nazionale, in casi come questi, chiede la disponibilità alle varie sedi locali a recarsi sui vari luoghi, e poi valuta chi e quando chiamare, a seconda delle necessità e delle tempistiche dell’emergenza.
“Al momento – prosegue il presidente – abbiamo solo ricevuto il codice VERDE da parte della Sala Operativa Regionale: questo significa che siamo in uno stato di “attenzione” nel quale abbiamo dato la nostra disponibilità a partire subito, ma attendiamo disposizioni. Tutti vorrebbero fare tutto, ma in queste situazioni l’organizzazione è importantissima: ringraziamo tutti coloro che ci stanno chiamando rendendosi disponibili, ribadiamo che non sono state attivate raccolte alimenti o indumenti. Forniremo ulteriori aggiornamenti appena possibile”.
L’esperienza dei volontari ruvesi è nota a tutti e l’associazione deve diventare un punto di riferimento per tutti coloro i quali vogliono concretamente fornire aiuti alle popolazioni interessate dal terremoto: “Assolutamente sì! Voglio fornire indicazioni a tutti i cittadini che vogliono rendersi utili alla causa: saremo gli unici autorizzati a poter raggiungere i luoghi distrutti dalle scosse. Per cui è opportuno in questo momento che non si faccia confusione e che tutti coloro i quali hanno la volontà di organizzare raccolte di alimenti o indumenti, si coordinino con noi“.
A supporto delle sue dichiarazioni, è giunto in redazione la nota del Presidente della Regione Michele Emiliano in perfetta sintonia: “Non risulta alla Regione Puglia che il Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri abbia autorizzato o richiesto raccolte private di beni o medicinali da consegnare alle popolazioni terremotate in questa fase di prima emergenza. Il trasporto di questi beni da migliaia di punti di raccolta diversi verso le zone della calamità avrebbe un costo superiore a quello dei beni stessi e richiederebbe tempi di consegna biblici. Nè tantomeno la Protezione Civile Nazionale ha invitato o autorizzato singole associazioni o comuni ad organizzare viaggi singoli o autocolonne per consegnare i beni o i medicinali come sopra raccolti. Non partite dunque per nessun motivo per non intasare le strade rimaste percorribili e per non aggravare con presenze non strutturate e non comprese nel dispositivo in atto il gravoso lavoro della Protezione Civile. Chi vuole mettersi a disposizione invii la sua richiesta a soup.puglia@regione.puglia.it dettagliando quali servizi o beni intende mettere a disposizione e attenda di essere chiamato senza prendere iniziative estemporanee non preventivamente autorizzate. Purtroppo la gravità del sisma è tale che serviranno mesi e forse anni di aiuti e solidarietà alle popolazioni colpite. In questo momento di prima emergenza invece le priorità non contemplano attività del genere di quelle sopra indicate.
Avrete tempo nelle prossime settimane di organizzare con la dovuta programmazione tutte le iniziative di solidarietà che desiderate realizzare. In questo momento serve la donazione di danaro che va inviato ai recapiti indicati dal Governo e la raccolta di sangue che va donato come di consueto senza intasare le Banche del Sangue del vostro territorio. Grazie”.
