Attualità

Il Piano della ASL Bari per le terze dosi: scuola, fragili e subito in campo i medici di medicina generale

Operatori scolastici, soggetti fragili e il rinforzo in arrivo dalla medicina generale. Sono i filoni principali del Piano che la ASL Bari ha messo a punto per proseguire la campagna dei richiami anti-Covid, in linea con quanto stabilito dalla struttura commissariale e dalla Regione Puglia per allargare l’offerta vaccinale alla popolazione dai 40 anni in poi.

Nella sola mattinata di oggi sono state erogate circa 2.500 terze dosi, a fronte di oltre 69mila richiami somministrati sinora nell’Area Metropolitana di Bari. L’avvio della campagna dedicata agli operatori scolastici, docenti e non docenti, consente di entrare in una fase cruciale per raggiungere progressivamente le fasce d’età e le diverse categorie per le quali è attualmente previsto il richiamo ad almeno sei mesi dall’ultima vaccinazione.

Cinque le prime scuole coinvolte oggi a Bari per complessive 150 terze dosi: liceo Salvemini, liceo Bianchi Dottula, Cpa, 26esimo circolo didattico e liceo Scacchi – per un totale di 311 istituti scolastici (oltre agli istituti paritari) presenti su tutto il territoriale provinciale. “Sono 26mila circa gli operatori, tra personale docente e non docente, che saranno raggiunti dalla chiamata attiva della ASL – ha detto il Direttore Generale ASL Bari, Antonio Sanguedolce – come già fatto in precedenza, puntiamo ad avere una adesione vicina al cento per cento come nel primo ciclo vaccinale. Mettere in sicurezza la scuola è una priorità e lo si può fare solo con le vaccinazioni e un controllo capillare dei contagi”.

Il mondo della scuola, a sua volta, ha risposto prontamente alla chiamata del servizio sanitario pubblico. Come conferma la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Giuseppina Lotito: “La scuola chiedeva a gran voce di poter fare la terza dose – ha detto Lotito – il personale ha necessità del richiamo. C’è attenzione e responsabilità nel mondo scolastico per continuare a lavorare in presenza e in sicurezza per la durata dell’intero anno scolastico”. L’adesione alla campagna di vaccinazione, anche nei numeri, è stata sinora molto forte, superando la percentuale di copertura del 95%.

Ed è partita parallelamente la distribuzione dei vaccini anti Covid ai medici di Medicina generale che daranno ulteriore spinta al proseguimento della campagna vaccinale per assicurare i richiami ma anche per recuperare ancora prime somministrazioni di vaccino, attraverso una attività di sensibilizzazione assistito per assistito con l’obiettivo di incentivare le adesioni. Trecento i flaconi di vaccino – per un totale di 1800 dosi – consegnati in giornata ai medici nelle sedi dei distretti socio sanitari di Altamura e Putignano. Domani nel pomeriggio saranno i medici di Medicina generale di Bari a ricevere i primi flaconi nella sede del Distretto unico nel quartiere Japigia per dare avvio alle somministrazioni nel proprio studio o a domicilio. In linea con il piano concordato con il Nucleo operativo vaccini aziendale della ASL, i medici di famiglia stanno contattando i propri assistiti per acquisirne la disponibilità e stanno facendo richiesta delle dosi necessarie ai distretti di appartenenza. “L’approvvigionamento dei medici sarà periodico e puntuale – spiega Vincenzo Gigantelli, direttore del Dipartimento assistenza territoriale della ASL – abbiamo messo inoltre a disposizione della Medicina generale anche i punti vaccinali di popolazione e le sedi distrettuali per i medici che volessero vaccinare nelle strutture aziendali anziché nel proprio studio”.

Una quota importante di terze dosi è stata appannaggio della popolazione più esposta al rischio: anziani, soggetti vulnerabili per patologia e malati rari.

Gli over 60, 70 e 80, in particolare, hanno già ricevuto 43.763 richiami. Questa larga fascia d’età sino a questo momento ha aderito in modo massiccio, con il 97% di prime dosi e il 96% di cicli completati. Così come i soggetti fragili per patologia, che sino ad oggi nel Barese hanno potuto beneficiare di più di 247mila dosi di vaccino, compresi 7.715 richiami, nonché i malati rari. Un target ridotto quest’ultimo, che ha ricevuto complessivamente 18.720 dosi di vaccino (di cui 1.059 richiami), ma con una copertura straordinaria pari al 100 per cento per la prima dose e al 92 per cento con doppia dose, equivalenti a 8.480 cicli completi.

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