IL PD: “IL CHIECO-PENSIERO? INSOFFERENZA VERSO CHIUNQUE ABBIA UNA MELODIA DIFFERENTE”
Nota del Partito Democratico che fa un’analisi sulla situazione amministrativa.
Chi ha avuto la fortuna di confrontarsi con il nostro Sindaco avrà sicuramente percepito come l’articolista della Gazzetta del Mezzogiorno abbia colto l’essenza del Chieco – Pensiero.
Ovvero un mix di disprezzo e di insofferenza verso chiunque – non diciamo abbia un’idea diversa – ma sia, anche solo parzialmente, dissonante rispetto alla melodia prescelta.
Vorremmo che a tutti sia evidente che nel giorno in cui 3 consiglieri di un gruppo politico diverso e distinto da quello del PD disertano l’aula facendo venir meno il numero legale, il sindaco non trova miglior risposta che quella di attaccare la Segreteria del PD, la quale non ha alcuna voce in capitolo sulle decisioni dei tre consiglieri.
Ci mancava solo questo: attribuire alla segreteria locale del PD la responsabilità delle proprie dimissioni, come naturale, ai tre consiglieri App.Dem che è costituito come gruppo autonomo dal PD e le decisioni che i suoi consiglieri prendono non sono da attribuire in nessun modo al PD che, nonostante tutto, non ha mai e in nessun modo ipotizzato crisi amministrative.
Anche la questione del PUG che è stato qualificato come uno schifo, è solo un pretesto.
Sorge il dubbio che il vero obiettivo del Sindaco, che pur non essendo tesserato, dichiara la sua appartenenza al PD, è la scalata e l’accaparramento della Segreteria e del Coordinamento del PD di Ruvo di Puglia.
Dal suo insediamento ha fatto mancare la comunicazione agli incontri che riguardavano il PD locale e, soprattutto, non ha permesso di condividere con nessuno dei suoi componenti i provvedimenti che sarebbero poi stati discussi in Consiglio Comunale. Una modalità, questa, che ha portato ad un allontanamento inevitabile del PD che lo aveva chiamato e sostenuto sin dal primo momento.
Non c’è stato confronto.
Non c’è stato coinvolgimento.
Sul contenuto, poi, dei vari provvedimenti appare ovvio constatare che se su un provvedimento consiliare non vi è coesione, allora il Sindaco, quale garante della coalizione, deve prenderne atto.
Per quanto ci riguarda, il nostro compito è sempre e soltanto quello di verificare che l’azione amministrativa sia coerente col programma elettorale perché non siamo disponibili a tradire le aspettative dei cittadini che ci hanno votato.
Purtroppo siamo allo stravolgimento delle regole: è la prima volta che una amministrazione decreta di eliminare una segreteria e un coordinamento legittimamente eletti.
E’ alquanto inusuale che qualcuno si dimetta affinchè qualcun altro lo faccia a sua volta.
“Il PD locale cosa dice?”
Lontani dall’idea di brindare alle dimissioni del Sindaco del quale ha contribuito massimamente all’elezione, il Partito Democratico, escluso dai tavoli amministrativi, privo di riferimenti interni all’Amministrazione, precisa che non ha mai chiesto che il Sindaco si dimettesse, direttamente o attraverso i consiglieri comunali di maggioranza, e che anzi, allo stato attuale, dichiara, per l’ennesima volta, la propria volontà a chiudere questo brutto capitolo di incomunicabilità e di aprire uno nuova fase che rispetti tutte le figure politiche legittimamente e democraticamente elette.