Il mondo e lo spirito d’acquerello di Marina Fabiano a Palazzo Melodia
Acquerelli delicati e irriverenti le opere esposte nel vestibolo di Palazzo Melodia a Ruvo di Puglia che vanno a comporre la personale “Cartaeacqua” di Marina Fabiano.
Inauguratasi ieri, con la collaborazione dell’Associazione “Ruvo 2.0” sarà visitabile fino a domenica 4 dicembre, liberamente e ogni giorno, dalle 19.00 alle 21.30.
Ventotto anni, una nuvola di riccioli, Marina somiglia ai delicati ritratti esposti, che hanno una leggera sfumatura ironica e affettuosa.
Molti quadretti rappresentano le vie e angoli caratteristici del centro storico di Ruvo di Puglia. “Via Rogliosa” è un tripudio di colori e linee: i suoi balconi sembrano ricolmi di fiori. Poi c’è “L’arco più famoso del mondo”, sempre a Ruvo di Puglia nei cui confronti ha un atteggiamento di critica affettuosa: “E’ un paese dove si mormora e ci si lamenta che non si fa mai niente! Ma lo amo.”
Altri quadretti rappresentano oggetti e situazioni quotidiani, volti familiari delicati e grotteschi (“Consternatio benevolentiae” è un esempio).
C’è una sola tela: “Bagnante” che troneggia a un lato della sala: colori vivaci e pieni, campiture piatte.
“Questi quadri mi rappresentano. Sono io, così, scherzosa, che creo senza che dietro ci sia un processo particolare. Do sfogo alla mia autenticità.”
Marina è in continuo movimento, viaggia e questa parola è strettamente connessa alla parola “arte”, la cui etimologia è spiegata da lei stessa. Dal sanscrito “ar” che significa mettere in moto, ecco che l’arte simboleggia l’agire, il creare. E Marina fa questo: si mette in moto, viaggia, vede, sperimenta e crea.
Non ha seguito un percorso accademico, è vero, ma lei si sente artista, anzi è un’artista come lo siamo tutti se sappiamo coltivare i nostri talenti e ascoltiamo il nostro autentico “Io”.