IL MESSAGGIO DEL SINDACO: “IL LAVORO COME CURA. UN PENSIERO A COLORO CHE LAVORERANNO PER LA CITTA'”
“Per il secondo anno consecutivo sarà una festa delle lavoratrici e dei lavoratori contagiata dal virus. Dal primo maggio dell’anno scorso, purtroppo, le cose non sono affatto migliorate: la pandemia ha toccato non solo la nostra salute, ma anche l’economia e il tessuto stesso della nostra società, colpendo tante famiglie, mangiando posti di lavoro (un milione in tutta Italia), allargando le fasce di povertà, accentuando le disuguaglianze, comprimendo i diritti, penalizzando ancora di più donne e giovani.
Nelle decine di conversazioni che ho tutti i giorni con tutt* voi, il lavoro è sempre presente: qualcuno lo chiede, qualcuno chiede una mano a difenderlo, qualcuno ha idee per costruirne uno”, scrive nel suo messaggio del Primo Maggio il sindaco Pasquale Chieco.
“Ancora una volta, allora, – prosegue – il #PrimoMaggio arriva in tempo per darci fiducia nel futuro: questa pandemia finirà, arriveremo dall’altra parte del fiume se sapremo rafforzare la coesione e la protezione sociale. Il Recovery Plan può essere uno strumento decisivo per superare questa crisi, per ridare centralità al lavoro e alle persone nel lavoro, per promuovere la solidarietà tra le generazioni, un’occupazione di qualità, innovazione e formazione. Buon Primo Maggio a tutte e a tutti, e che il lavoro possa essere, davvero, la cura”.
“Concludo – afferma il sindaco – con un pensiero particolare a chi trascorrerà questo primo maggio lavorando e in particolare lavorando per noi nella nostra città: il personale medico e sanitario, i vigili, i carabinieri, il personale della protezione civile e tante e tanti altri ancora. Sono impegnati per proteggere la salute della comunità, il miglior modo che abbiamo per ringraziarli è portare rispetto per il loro impegno”.