IL DOTT. D'INGEO TORNA SULLA QUESTIONE "DEHORS": "TORNATI INDIETRO DI DUE ANNI, ORA SIAMO TUTTI CITTADINI DI SERIE A"!
“Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”… La vicenda Dehors a Ruvo di Puglia può essere tranquillamente risolta con questa massima. Dopo due anni di furibonde discussioni, per molti anche di battaglie legale, tutto è tornato a come era prima dell’entrata in vigore del regolamento che sanciva l’obbligo per ristoratori, bar, fiorai e fruttivendoli di ottenere le autorizzazioni per l’occupazione del suolo pubblico esterno, solo se correlato da un progetto di costruzione del dehor esterno, in conformità a quanto chiesto dalla soprintendenza. Nel consiglio comunale del 26 marzo, infatti, è stato modificato all’unanimità il regolamento comunale per l’occupazione temporanea e pluriennale del suolo pubblico da parte di bar, ristoranti, fiorai e fruttivendoli. Per i primi la concessione durerà sei mesi mentre per i secondi dodici mesi.
Tutto, dunque, si è trasformato per tornare al punto d’origine.
“Siamo tornati tutti cittadini di Serie A – esclama il dott. Vito D’Ingeo, presidente della Confcommercio di Ruvo di Puglia – e questa è una sconfitta per tutti noi ruvesi. Se ci avessero ascoltato due anni fa, saremmo arrivati a questo punto 730 giorni prima. E’ una vicenda che si chiude per una vittoria per l’associazione di categoria, ma con una sconfitta per i commercianti e per tutti quelli che provano a fare commercio a Ruvo di Puglia. Le insegne accese, così come i tavolini esterni sono un segnale di vita della città e per due anni abbiamo fatto in modo di far scappare la gente da Ruvo specie d’estate”.