IL CULTO DEL SS. SALVATORE PRESSO LA CHIESA DEI “SANTI MEDICI”
Il culto al SS. Salvatore è presente da sempre a Ruvo.
Molti prodigi sono attribuiti al Cristo Salvatore. Attraverso la preghiera i nostri avi intercedevano la protezione sui campi specie negli anni in cui imperante era la siccità .
Fu nel 1500 quando il culto da Andria giunse fino a Ruvo e presto si riunirono intorno all’effige molti fedeli.
Nei primi anni del secolo scorso il culto ebbe molto vigore in seguito ad alcuni eventi miracolosi avvenuti in città e testimoniati da molti.
E di quel periodo quando una famiglia fu particolarmente graziata. In seguito alla grazia ricevuta fu deciso di recarsi ad Andria in pellegrinaggio il Venerdì di Passione per ringraziare il Cristo Salvatore per la grazia ricevuta (quello che precede la Domenica delle Palme).
Ovviamente i mezzi di trasporto non erano quelli attuali e si andava con i calessi, successivamente con l’ avvento della tecnologia si arrivò ad organizzare pellegrinaggi con bus portando ad Andria tantissimi devoti.
Tra i pellegrini in molti erano e sono anche attualmente i confratelli e le consorelle della Confraternita Purificazione Addolorata, in San Domenico, per loro è un modo di preparazione attraverso il pellegrinaggio, la confessione, la partecipazione alla Celebrazione Eucaristica e gli atti penitenziali, alla processione della sera della Venerata Statua di Maria Santissima Desolata.
Un detto molto frequente dice: “la mattina a salutare il Figlio mentre la sera a consolare la Madre”. Quando ci si porta al Santuario del Santissimo Salvatore ad Andria a circa 2 km dall’arrivo i pellegrini scendono dal mezzo di locomozione e raggiungono a piedi il Pio Luogo pregando e soffermandosi alle stazioni della Via Crucis.
Molto commovente è l’entrata nel Santuario dopo la benedizione, seguendo il Crocifisso alcune donne in ginocchio percorrono la navata centrale fino a prostrarsi innanzi all’ altare baciandolo, tra la commozione dei presenti. Al Santuario di Andria si andava e si va ancora per chiedere grazie o sciogliere un voto, per pregare e fare penitenza….i contadini chiedendo la protezione dei campi dove molto spesso accanto alle palme benedette depongono una immaginetta del Cristo alla Colonna. I pellegrinaggi sono tanti nell’arco dell’ anno e in particolare modo il giorno della festa liturgica. Dal ritorno dal santuario in Andria i gruppi di pellegrini si portavano a venerare la statua miracolosa nella chiesa dei SS. Medici.
La statua è molto bella e fu restaurata, dal nuovo Rettore don Giuseppe Tambone . L’opera viene attribuita ad un maestro di Ortisei. A commissionare la statua fu il canonico Don Filomeno Iosca con la collaborazione economica della famiglia Caputi Iambrenghi. Essa raffigura il Cristo sofferente e flagellato, legato alla colonna e coronato di pungenti spine, era l’anno 1957. Nella stessa chiesa viene conservato una tela raffigurante il Santissimo Salvatore dono della famiglia ruvese De Tommaso residente in Andria.
Alcune fonti orali raccontano che tanta era la devozione a Ruvo al Santissimo Salvatore tanto da avere due luoghi di culto nel quale si veneravano due diversi simulacri. Nel Santuario dei SS. Medici e nella Chiesa del Carmine sede dell’omonima Arciconfraternita dove è custodita la statua che viene portata in processione il Venerdì Santo. Fu Padre Civerra direttore Responsabile del Santuario Santissimo salvatore ha stipulare un vero e proprio gemellaggio spirituale tra le comunità di Andria e Ruvo portando lui stesso la devozione verso il Cristo alla Conna e Coronato di Spine.
Nell’effige miracolosa del SS. Salvatore, dagli occhi benevoli e pietosi che guarda sempre tutti coloro che con fede si rivolgono a Lui, il popolo fedele confida al Cristo le sue difficoltà.
Michele Pellicani