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IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DA’ L’OK PER SALVARE LA BANCA POPOLARE DI BARI

Il Consiglio dei Ministri, domenica 15 dicembre, in seguito a una riunione di un’ora e mezza tenutasi a Palazzo Chigi, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento per salvare la Banca Popolare di Bari, una delle più grosse banche del sud Italia.

Venerdì 13 dicembre, la Banca Popolare d’Italia aveva deciso di commissariare il consiglio d’amministrazione a causa della cattiva gestione finanziaria e dei troppi crediti deteriorati, ovvero  dei mutui o prestiti che hanno poche possibilità di essere riscossi.

Da tempo la Banca era considerata in difficoltà, infatti aveva chiuso il 2018 con perdite per 420 milioni di euro e la forte riduzione del valore delle proprie azioni.

Il decreto approvato dispone il potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno – Mediocredito Centrale (MCC) fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentire alla stessa di operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese italiane.

Nell’ambito e in linea con la suddetta missione, in base al decreto verrà disposto un  aumento di capitale che consentirà a MCC, insieme con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e ad eventuali altri investitori, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari (BPB), confermando così la determinazione del Governo nel tutelare i risparmiatori, le famiglie, e le imprese supportate dalla BPB.

Quest’ultima è stata sottoposta venerdì 13 dicembre alla procedura di Amministrazione Straordinaria da parte della Banca d’Italia. Tale decisione, di fatto, agevolerà il raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento della BPB.

Gli amministratori straordinari della BPB stanno proseguendo le negoziazioni già avviate con il MCC e il FITD per la stipula di un “Accordo Quadro”, contenente tra l’altro le linee strategiche del piano industriale per il rilancio della banca, il recupero del suo equilibrio economico e patrimoniale, e l’assunzione da parte della stessa di un ruolo centrale nel finanziamento dell’economia del Mezzogiorno.

Sicuramente, i risparmiatori della Banca Popolare di Bari, al momento, possono tirare un sospiro di sollievo.

 

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