Il Consigliere Vito Cantatore propone di modificare alcune delibere prima del bilancio
Il Consigliere Indipendente Vito Cantatore, chiede ai Consiglieri, Giunta, Presidente del Consiglio e Sindaco di Ruvo di Puglia, che l’Amministrazione, prima del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 faccia predisporre nuove proposte deliberative che rettifichino/modifichino le anomalìe incrementative riportate nelle delibere consiliari n.ri 27 – 28 – 29 del 30 luglio 2015
ALL’ORDINE DEL GIORNO
PROPOSTA DI MODIFICA DELLE DELIBERE DI CONSIGLIO COMUNALE N.RI 27 – 28 – 29 TUTTE ASSUNTE IN DATA 30 LUGLIO 2015.
PREMESSO
che in data 30 luglio 2015 il Consiglio Comunale, a maggioranza dei presenti e partecipanti al voto, varava le delibere:
– n° 27 titolata “Tassa sui rifiuti TARI. – Approvazione del Piano Finanziario del servizio di gestione dei rifiuti per l’anno 2015”;
– n° 28 titolata “Tassa sui rifiuti TARI. – Approvazione delle tariffe per l’anno 2015”;
– n° 29 titolata “ Determinazione delle aliquote e delle detrazioni fiscali relative all’imposta municipale propria IMU, relative all’anno 2015”;
LETTO l’articolo apparso sul social network “Ruvesi.it” del 29 agosto u.s. dal quale emergono notevoli incrementi della pressione fiscale tanto per le abitazioni principali, quanto per i terreni agricoli;
CONSIDERATO
inoltre anche lo smisurato incremento del costo della TARI, ben lontano da quell’oltre il 10% per le utenze domestiche ed oltre il 20% per le utenze non domestiche”, come riportato l’11 agosto sulla Gazzetta del Mezzogiorno;
CONSTATATO
che detto incremento è determinato dall’erroneo inserimento nel Piano Finanziario della somma di complessiva di € 793.340 ,92 relativa, per oltre i due terzi, alla previsione di spesa per estendere la raccolta porta a porta all’intero centro urbano negli ultimi tre mesi del 2015 e, per meno di un terzo, al fondo accantonamento rischi pari allo 0,5% dell’insoluto per anni precedenti;
RITENUTO che detto ultimo inserimento non sia per nulla in linea con le disposizioni legislative vigenti in materia di determinazione della TARI ed in particolare con quelle di cui al D.P.R. n° 158 del 1999;
CONSIDERATO
anche la notevole penalizzazione che subiscono i contadini-agricoltori avendo questa Amministrazione stabilito di applicare l’aliquota massima del 10,60% a fronte di quella utilizzata in sede di acconto 7,6% ;
RILEVATO che il bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017 non è stato ancora approvato e che, di conseguenza, ben si possono rivedere, naturalmente al ribasso, aliquote fiscali, detrazioni e tariffa per i rifiuti solidi urbani;
PRESO
atto che detta revisione va nella direzione di evitare che nel mese di dicembre tutte le famiglie ruvesi ricevano il bel “pacco” ad oggi per le stesse già confezionato,
C H I E D E
che l’Amministrazione, prima del bilancio di previsione 2015 e pluriennale 2015-2017, anche derogando ai termini regolamentari, faccia predisporre nuove proposte deliberative che rettifichino/modifichino le anomalìe incrementative riportate nelle delibere consiliari n.ri 27 – 28 – 29 del 30 luglio 2015, così da rendere la tassazione più sostenibile.
Sono sicuro che, alla data del 30 luglio u.s., ciascuno dei consiglieri comunali abbia espresso il proprio voto favorevole non pienamente edotto delle conseguenze di quel voto disconoscendo la reale entità degli incrementi tariffari.