Politica

"Il Confronto", evento targato Ruvesi.it, per conoscere gli otto candidati sindaco di Ruvo di Puglia

L’ultimo sabato di campagna elettorale non poteva che essere all’altezza della situazione. In una gremitissima Piazza Matteotti, il 28 maggio 2016, mentre Stefania Cabibbo li presentava  sulle note di “We will rock you” dei Queen, gli otto candidati sindaco al Comune di Ruvo di Puglia sono saliti sul palco per “Il Confronto”, evento organizzato da Ruvesi.it, Ruvesi.it News, in collaborazione con Double P Communication, di Paolo M. Pinto, che ha condotto la serata.

Dopo “A tu per tu” e le “Live Chat”, programmi realizzati dalla stessa testata giornalistica, “Il Confronto”, trasmesso in diretta streaming sul portale, è stato considerato un modo particolarmente significativo per conoscere gli otto candidati allo scanno più importante e più scomodo di Palazzo Avitaja.

La serata si è articolata in otto domande che la redazione di Ruvesi.it, nella persona dello stesso direttore Paolo Pinto, ha formulato a ognuno di loro.

Ogni aspirante sindaco aveva a disposizione un minuto per rispondere alle prime sette domande proposte, due minuti per rispondere all’ultima, cinque diritti di replica della durata di trenta secondi.

Ma l’importanza di alcuni quesiti ha necessariamente indotto a derogare – a beneficio di tutti i candidati naturalmente – a questo limite temporale: non si può sottostare sempre al timer quando la posta in gioco è alta!DSCF0826

La prima domanda è stata di tipo “emozionale”.

Abbiamo chiesto a ognuno di voi di portare con sé questa sera sul palco un oggetto personale che esprimesse il rapporto che vi lega alla città di Ruvo di Puglia. Lo presenti e spieghi il perché lo rappresenta.

Pasquale Chieco ha presentato il suo primo libro “Poteri dell’imprenditore e decentramento produttivo”, per la collana diretta dal suo Maestro, Gino Giugni, e dedicato a suo padre Paolo; Vito Cantatore ha portato il programma di “Un Cantiere in Comune” ; Oscar Altamura, due oggetti apparentemente contrastanti tra loro: un tablet, in ossequio alla connotazione ICT del M5S, e le carte su cui suda come studente e spera di farlo anche da sindaco; Antonello Paparella ha mostrato la maglietta indossata come provetto calciatore per l’A.S. Ruvo perché a Ruvo di Puglia lo sport è un “valore” importante che va tutelato; Pasquale Raffaele ha presentato la sua borsa, eterna compagna di lavoro, di viaggio, custode di preziosi libri come la Costituzione degli Stati Uniti d’America;  Mario Albrizio ha portato il Codice Etico di Azione Cattolica, che è speculare al proprio codice etico; Mariatiziana Rutigliani ha presentato a tutti Ciuffino, un peluche con cui giocano anche i suoi figli per i quali, come per tutti i bambini, vuole costruire una Ruvo di Puglia migliore mentre Cosimo Schinaia ha portato un rarissimo libro di Francesco Jatta, “Quando ridono le cornacchie” con cui ha conosciuto la città del Vaso di Talos.

Seconda domanda sui motti politici.

L’idea di città è stata riassunta negli slogan della vostra campagna elettorale. In un minuto chiedo di esplicitarla in quanto comunicativamente espresso.

DSCF0825Cosimo Schinaia ha spiegato che il suo “Identità, futuro e libertà” significa che i ruvesi devono riappropriarsi della propria identità per un futuro migliore liberandosi, come fece Gesù nel Tempio, e quindi attraverso una figura autorevole, dei “mercanti” che hanno devastato la loro città.

Mariatiziana Rutigliani con il suo “Cambiare si può, si deve” intende portare una ventata di freschezza e propositività nell’asfittico panorama politico rubastino;

Mario Albrizio ha spiegato che “Ruvo merita di meglio” sotto tutti i punti di vista, specie per la trasparenza che, con i fatti clamorosi appena scoperti, sembra scomparsa; Pasquale Raffaele con il suo “Rivoluzionario cambiamento” intende essere la discontinuità nell’immobilismo; Antonello Paparella, vuole “Ruvo ai ruvesi”, affinché la città ritorni a brillare di luce propria come un tempo grazie ai suoi abitanti, molti dei quali potrebbero rientrare in città dai paesi limitrofi; Oscar Altamura ha spiegato, con la sua “Politica delle idee”, che non sono i personalismi a prevalere ma appunto le idee, i saperi, le competenze che intende mettere a disposizione della città per renderla  a misura d’uomo; Vito Cantatore, intende esaltare la sua visione armonica e operosa di Ruvo di Puglia con “Legalità, onestà, partecipazione e trasparenza”; Pasquale Chieco, con “Ruvo. Il diritto di essere protagonista” intende affermare la centralità del cittadino quale creatore e fruitore di nuove opportunità per la città.

La terza domanda comincia a riscaldare gli animi dal momento che si entra in una questione spinosissima: gli “espropri”. Qui subentra il diritto di replica.

“Il passato è passato, il danno è stato causato. Non è più tempo di capire a chi appartengono le responsabilità, occorre la soluzione. Capitolo “Espropri”: qual è la vostra soluzione?”

Pasquale Chieco ha un’unica soluzione: rispettare le sentenze per cui chi ha l’obbligo deve pagare, perché non è ammissibile che le risorse pubbliche siano destinate per fronteggiare questi spaventosi debiti. Vito Cantatore propone una transazione con le parti in causa, che coinvolga tutte le forze politiche; Oscar Altamura, concorda con Chieco ma ritiene che si debbano limitare i danni. Antonello Paparella propone l’indennizzo misto e una transazione tra le parti; Pasquale Raffaele ritiene che si debba trovare una soluzione congiunta soprattutto per venire incontro alle famiglie, molte delle quali non possono contare come fonte di reddito sul lavoro. Mario Albrizio suggerisce un accordo proattivo e l’istituzione di una Commissione di Inchiesta; soluzione sposata anche da Mariatiziana Rutigliani affinché si accertino le responsabilità di questa intricata situazione; Cosimo Schinaia, dichiara che le sentenze vanno rispettate e che è necessario per questo che una persona autorevole convinca della necessità di farlo, perché è tutto un problema di autorevolezza! Le repliche sono per lo più non destinate, fatta eccezione per qualcuna a Pasquale Chieco e Antonello Paparella sull’accertamento delle responsabilità e sull’assurdità della sperequazione nella valutazione delle indennità. Frecciata di Pasquale Raffaele il quale esorta i ruvesi a valutare attentamente tutte le coalizioni di coloro che propongono le soluzioni a questo problema…

Dalla quarta domanda le schermaglie in punta di fioretto cominciano a trasformarsi in affondi e si fanno sentire le “tifoserie” dei vari candidati con apostrofi, fischi e applausi…

“Dinanzi alla prospettiva concreta di default, il 6 o 20 giugno sarete al timone di una nave che sta affondando.”

Per Schinaia è importante che il capitano sia autorevole e possa interagire con Roma (e lui ha abitato nella Città Eterna…) mentre la Rutigliani ritiene che si debbano trovare soluzioni concertate che prevedano coinvolgimenti di alti profili istituzionali. Se Albrizio farà in modo che la nave non affondi facendo quello che non è stato fatto fino ad ora da un’Amministrazione insipiente Raffaele attende di attraccare nel porto. Paparella intende riparare agli errori commessi fino ad ora mentre Altamura propone la concertazione tra le parti coinvolte; e se Cantatore propone di parlare coi cittadini Chieco dice che la nave non sta affondando ma si trova solo in una burrasca meno pericolosa di quello che sembra. E qui alcune repliche diventano più specifiche: Rutigliani, rivolta a Cantatore, afferma che sì bisogna parlare coi cittadini ma avere collegamenti con i parlamentari è importante.

La quinta domanda tocca l’assetto urbanistico di Ruvo di Puglia: “Ognuno di voi si deve immedesimare in un sindaco a fine mandato e con in mano una delle opere programmatiche più importanti per il futuro della nostra città. In queste condizioni avreste adottato il PUG? Sì o no?”

Chieco avrebbe preferito che si attendesse la nuova Amministrazione per approvarlo ma tuttavia applaude per il fatto che non si sia sprecato il suolo. Gli fa eco Cantatore che loda il nuovo Pug specie per la creazione della Zona Agroalimentare ma disapprova la nuova Zona Industriale. Oscar Altamura dichiara “No!” perché bisogna riqualificare il centro e non solo le periferie. Antonello Paparella lo approva ma rileva criticità che in sede di consiglio comunale sono diventati emendamenti. Tuttavia lui è per un piano particolareggiato che valorizzi il centro storico. Raffaele boccia il Pug che non si è risolto affatto in un azzeramento dello spreco di suolo. Lui propone di abbattere le tasse per i cittadini che contribuiscono a riqualificare il centro storico. Mario Albrizio dice un no reciso e assoluto dal momento che si è devastato il suolo. Approva Rutigliani la quale condanna anche la mancanza di opportunità politica (approvato a ridosso di fine mandato). E si giunge a Schinaia che come il generale Cambronne ha una sola parola “Pug, ossia Porcata Urbanistica Generale!” con conseguente boato ridanciano della Piazza. Lui lo assurge a simbolo della continuità col passato. Propone una soluzione drastica: per una settimana,dopo le elezioni, tutto si deve fermare, si deve valutare la situazione e il da farsi e, ascoltando la comunità, ripartire. Anche qui repliche per lo più non destinate.

Centro storico, oggetto della sesta domanda: “Il centro antico è la fotografia della nostra città: buio, desolante, sporco, poco sicuro. Come intende riportare la luce nel cuore della città?”

Schinaia propone investimenti nei locali sfitti che debbono trasformarsi in botteghe, negozi e quindi diventare epicentri di una rinnovata economia; Mariatiziana Rutigliani invoca la regolamentazione seria in ambito commerciale e sanitario e ricorda che sono stati persi 50.000 euro di contributi atti alla sua valorizzazione per l’insipienza dell’Amministrazione; Mario Albrizio parla di rifioritura grazie al marketing turistico; Raffaele esalta la centralità della valorizzazione del centro storico quale asse portante del suo programma politico “Idee per la città”; Paparella, dopo aver denunciato lo stato di degrado di via Ostieri, parla dell’importanza di valorizzare il centro ma anche la necessità di venir incontro alle esigenze dei residenti; Altamura parla di una rinascita del borgo antico mentre Vito Cantatore ritiene che sia necessario togliere i paletti (soluzione caldeggiata anche da Raffaele) e installare telecamere ZTL. Chieco dichiara che per il rilancio del centro storico ricorrerà ai Fondi Strutturali Europei, uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale.DSCF0823

Settima domanda, che introduce una parte particolarmente divertente e corrosiva: “Appagare una curiosità: un candidato sindaco rivolge una domanda a uno dei suoi antagonisti.”

Pasquale Chieco – Antonello Paparella

C.“Come comporrai la tua Giunta?

P.“Ti ringrazio per l’augurio. Sarà fatta da persone legate al territorio. Tecnici, ma legati al territorio.

Vito Cantatore – Mariatiziana Rutigliani

C. “Come hai fatto a far convivere due liste, “Fratelli d’Italia” e “Scelta Civica” in opposizione a livello nazionale?

M.R. “Semplice. Perché nella mia coalizione prevalgono le persone, le loro idee e non le bandiere.

Oscar Altamura- Pasquale Chieco

A.“Cosa mi dice della questione dei crediti non esigibili e crediti di dubbia esigibilità nel bilancio?”

C.“E’ una questione che non riguarda solo Ruvo di Puglia”.

Antonello Paparella – Pasquale Raffaele

P.“ Perché non vi siete coalizzati col PD? Non avete accettato le primarie?”

R.“ Ho semplicemente ignorato le primarie perché le primarie si fanno discutendo, incontrandosi e il PD non voleva questo”.

DSCF0829Pasquale Raffaele- Oscar Altamura

R.“Per il bene della collettività, voi di M5S vi accorderete con altre forze politiche?”

A.“Sì. L’ho spiegato prima”

Mario Albrizio –Cosimo Schinaia

A.“Come sarà la sua Giunta?”

S.“Composta dalle persone che ho scelto nella mia lista. Comunque sarebbe bello che i parlamentari che attingono voti da Ruvo di Puglia facciano qualcosa per la città, quindi è opportuno creare un collegamento.”

Mariatiziana Rutigliani – Pasquale Chieco

R.“Si parla di cambiamento. Ma io nella tua lista vedo i soliti volti.”

C.“Attenzione. “Mettiti gli occhiali! Ti renderai conto che questo non è vero.”

Schinaia, poi, rivolto ad Antonello Paparella dice che lui potrebbe vincere solo se recide il cordone ombelicale con il “Venerabile” omonimo.

E giunge l’appello al voto.

Cosimo Schinaia esorta i ruvesi a varare la nave “Ruvo di Puglia – Perla della Puglia” con una bottiglia e se non lo fanno, si accontentino di altri vent’anni con Lui.

Mariatiziana Rutigliani si augura che sia mandato a casa chi poteva fare qualcosa ma non l’ha fatto.

Mario Albrizio chiede di votare per la libertà.

Pasquale Raffaele esorta i ruvesi a votare per la vera politica.

Antonello Paparella dichiara che lui si è candidato per la città e non contro qualcuno e quindi i ruvesi votino chi si dedicherà con abnegazione alla stessa.

Oscar Altamura chiede di votare per lui per una nuova concezione di “amministrazione” della città.

Vito Cantatore ha il suo slogan “Legalità, onestà, partecipazione e trasparenza” e questo ai ruvesi deve bastare per votarlo.

Pasquale Chieco esorta a votarlo se si vuole essere veramente protagonisti di una città fiorente.DSCF0831

E con l’appello al voto si conclude questo intenso appuntamento a cui la Redazione di Ruvesi.it e soprattutto il suo direttore, Paolo M. Pinto, hanno dedicato cuore, passione e intelletto, come sempre, per rendere un ottimo servizio ai ruvesi.

La serata, tra l’altro,  è stata organizzata anche  grazie al sostegno di SI Immobiliare, SI Condomini, La Nuova Edilizia srl, Finitalica, WM di Walter e Maurizio Summo, Tecnocostruzioni di V. e G. Scardigno a cui va la riconoscenza di tutti .

 

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