IL COMUNE CERCA OPERATORI CULTURALI PER LABORATORI ARTISTICI NEI MUSEI
Disegnare un fumetto, manipolare l’argilla, creare un cartone animato, imparare a raccontare favole e storie, vivere il museo anche “di notte”, ma soprattutto un laboratorio estivo per continuare ad apprendere anche quando le scuole sono chiuse: il Comune di Ruvo di Puglia, nel suo ruolo di hub intercomunale del progetto “I Musei raccontano la Puglia – Sulle rotte della Bellezza”, cerca soggetti qualificati per realizzare attività didattiche e performative destinate a infanzia e adolescenza presso il Museo del libro e la Pinacoteca comunale d’Arte Contemporanea (Ruvo di Puglia), il Mudima Museo Diocesano Matronei (Altamura) e il Museo Diocesano (Molfetta).
Tra le attività da realizzare ci saranno, anche quest’anno, nel mese di ottobre, quelle legate alla manifestazione nazionale “F@mu – famiglie al museo”; la novità di quest’anno consisterà nell’apertura “notturna” del Museo del Libro con una speciale “Notte Bianca della Lettura” che coinvolgerà bambini e bambine.
I soggetti interessati possono presentare le istanze e la documentazione richieste entro e non oltre le ore 14.00 di mercoledì 9 marzo 2020.
L’Avviso Pubblico per la selezione con tutte le informazioni e le modalità di presentazione delle istanze è disponibile sul sito istituzionale del Comune di Ruvo di Puglia al seguente link:
https://www.comune.ruvodipugli
“L’essere stati confermati dalla Regione Puglia come capofila di uno degli hub regionali pugliesi nell’ambito del progetto “I Musei raccontano la Puglia – Sulle rotte della Bellezza” – spiega l’Assessora alla Cultura Monica Filograno – rappresenta per noi una responsabilità, ma anche una importante occasione.
Noi crediamo che nel 2020 un museo pubblico debba essere un luogo di socializzazione, di conoscenza, ma anche di divertimento, in dialogo costante con la città che lo ospita, e per questo intendiamo organizzare un programma di attività laboratoriali innovative e inclusive.
Quest’anno abbiamo scelto di dedicare un’attenzione particolare al laboratorio estivo, che inseriremo tra le attività per la “Città educante”.
Nel periodo estivo infatti, la chiusura delle scuole interrompe la frequentazione delle attività educative e lascia bambine/i e ragazze/i in un sostanziale vuoto di significati che spesso è concausa di comportamenti che tendono al bullismo, vandalismo e piccola devianza minorile.
Frequentare i nostri Musei e le attività ludico-didattiche quando non c’è scuola significa invece dare continuità all’azione educativa e di senso intorno alle quali, durante il resto dell’anno, lavorano scuole, operatori, strutture pubbliche.”