Cultura

SUCCESSO PER LA PRIMA DE “IL PIANTO DELLA MADONNA”

Riceviamo e pubblichiamo nota di commento alla prima de “Il Pianto della Madonna” a cura del “Centro Studi Cultura et Memoria”. 
Il Centro Studi Cultura et Memoria con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale Assessorato alla Cultura e con l’Ascom Confcommercio, in collaborazione con la Confraternita Opera Pia San Rocco, la parrocchia di San Michele Arcangelo e il Santuario Santa Maria di Calentano, ha portato in scena, ieri 25 marzo, “Il Pianto della Madonna”, una lauda drammatica di Iacopone da Todi (1230-1306).
L’opera presenta la tormentata esperienza mistica dell’autore che compone la vicenda sacra della passione e morte di Cristo, dandogli una forma drammatica embrionale, in cui le voci che si alternano hanno una propria consistenza creando “veri” personaggi pur se ridotti all’essenziale.
La protagonista della Lauda è la Madonna, come dire il lato umano del dramma, che dolorosamente si confronta con il mistero della Divina Passione. E’ a Lei che si rivolgono i personaggi del dramma, compreso lo stesso figlio morente di una mamma terrena.
Senza nulla togliere al racconto del Vangelo e senza modificare la potenza religiosa della morte dell’uomo-Dio, Iacopone riesce a mantenere vivo il cielo, a “incarnarlo”, a renderlo vicino, comprensibile, accettabile nel suo mistero dell’uomo comune. Per questo il testo così crudelmente umano e inequivocabilmente religioso tende a legare l’uomo e il divino in un doppio filo, sinonimo di un rapporto di necessità reciproca. La Lauda ha una grande rilevanza storico-linguistica per il particolare uso del volgare: si alterna un registro basso (il cosiddetto sermo cotidianus) per i personaggi Maria e Gesù, a un registro colto e latineggiante per la folla e il nunzio. Gli “attori” sono alcuni membri del Centro Studi, che hanno cercato di calcare le scene unendo, ad impegno e serietà, testimonianza interiore e creatività. La ricerca del testo, la scelta delle musiche e della scenografia, ad opera del regista Michele Pellicani, mirano a creare i presupposti per offrire agli spettatori momenti di forte riflessione sul dramma della Croce e sul messaggio di speranza e di solidarietà che ne può derivare. Una rappresentazione che trascende dai canoni liturgici e tradizionali, ma è intrisa di emozioni. Rappresentazione sacra altamente suggestiva e ricca di spontanea e attuale religiosità, che il nucleo degli attori presentano attraverso una vicenda umana e religiosa tutta da vivere.
Dopo la prima messa in scena presso il Santuario di Calentano che, con successo, si è rivelata emozionante e suggestiva, altre due saranno le rappresentazioni: la prossima si terrà il 30 Marzo alle ore 20.15 presso la chiesa di San Michele Arcangelo, mentre l’altra  il 1 Aprile alle ore 21.30 sul Sagrato della Chiesa di San Rocco, a seguito del concerto a cura dell’orchestra dei fiati “Amici di San Rocco” il concerto “Note di Passione” diretto dal maestro Simone Salvatorelli.
Il presidente del Centro Studi, Vincenza Tedone, insieme a tutti gli attori e al regista, invitano tutta la cittadinanza a partecipare a questa rappresentazione fatta di memoria di quella che è stata la Passione di Cristo.
Foto di Claudio C. Ferraro
 
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza online. Accettando l'accettazione dei cookie in conformità con la nostra politica sui cookie.

Privacy Settings saved!
Impostazioni

Quando visiti un sito Web, esso può archiviare o recuperare informazioni sul tuo browser, principalmente sotto forma di cookies. Controlla qui i tuoi servizi di cookie personali.

Questi cookie sono necessari per il funzionamento del sito Web e non possono essere disattivati nei nostri sistemi.

In order to use this website we use the following technically required cookies
  • wordpress_test_cookie
  • wordpress_logged_in_
  • wordpress_sec

Rifiuta tutti i Servizi
Accetta tutti i Servizi