L'Upsa-Confartigianato di Ruvo di Puglia si appresta a rinnovare il direttivo con la gestione commissariale
Gioacchino D’Aniello, funzionario di Confartigianato, è stato incaricato di provvedere alla convocazione dell’assemblea che dovrà democraticamente fissare la data dell’elezione dei nuovi dirigenti secondo le precise modalità indicate dallo Statuto sociale.
Dottor D’Aniello, quali le Sue valutazioni sullo stato della categoria e dell’associazione, qui a Ruvo?
“Ritengo doverosa una premessa. La gestione commissariale dell’associazione degli artigiani che aderisce a Confartigianato va collocata nell’ambito di una strategia operativa che risponde all’esigenza di avviare una stagione di nuovi interessi nei rapporti fra la base degli iscritti e il centro provinciale. I segmenti produttivi ruvesi sono depositari di potenzialità straordinarie, da sostenere con azioni mirate sia dell’amministrazione comunale sia degli organismi sindacali e di rappresentanza. Gli artigiani, in particolare, sono chiamati a dare continuità al contributo di lavoro, di ingegno e di abilità professionale che la cittadinanza intera attende per l’auspicato rilancio dell’economia: le imprese dovranno trovare una più composita assistenza nelle strutture di Confartigianato, soprattutto per quanto concerne la realizzazione del nuovo Pip”.
Si sono verificate diversità di vedute con la governance scaduta e poi in prorogatio ?
“La governance scaduta, come dice Lei, doveva essere rinnovata all’inizio dell’anno; successivamente ha agito in regime di proroga, un regime non più procrastinabile. Non si è trattato però di rimediare ad una sorta di intervallo critico, con una scelta risolutiva di problemi che, in verità, non sussistono; bensì, come già detto, di una iniziativa tutta rivolta ad un ulteriore rilancio delle attività di Confartigianato in un Comune, quello di Ruvo, in cui si contempla una storia di impegno e di fedeltà ai valori associativi mai dimenticati, riconosciuti e apprezzati nella dovuta misura perché afferenti a persone fortemente motivate. Il mio incarico, che conto di portare a termine nel più breve tempo possibile, forse già nella prima metà di aprile, sarà essenzialmente quello di preparare gli iscritti ad una pagina diversa della loro storia, da scrivere con una visione più adeguata alla realtà contingente, ma senza dimenticare le esperienze passate, indispensabili per preordinare anche un futuro di maggiori certezze. Questa pagina dovrà iniziare con un direttivo nuovo, capace e formato da soggetti che siano libera espressione degli associati i quali – è giusto ricordarlo – costituiscono la parte centrale dell’organizzazione a cui riservare ogni attenzione”.