IL 45 GIRI COMPIE 71 ANNI: IL RICORDO DI UN’EPOCA GRAZIE ALLA FAMIGLIA LAMURA
Ciascuno di noi racchiude nel pugno di note di un ritornello le stagioni più belle della sua vita e non c’è canzonetta che non evochi un profumo, un’immagine, un istante di felicità o di dolore.
Il 10 gennaio 1949 nacque in America il disco vinile da 45 giri che, in breve tempo, divenne il protagonista di un’epoca regalando emozioni, sorrisi e amori.
Deve il suo nome al fatto che girava 45 volte in un minuto e poteva contenere soltanto due brani stampati sui due lati del disco. Sul lato “A” veniva incisa la canzone più importante, mentre sul lato “B” vi era un riempitivo.
Si trattava di un disco di piccole dimensioni e maneggevole che sin da subito si dimostrò rivoluzionario rispetto al disco 33 giri, uscito un anno prima da parte della casa discografica Columbia. Di fatto fu il frutto della competizione feroce, nell’immediato dopoguerra americano, tra i due colossi discografici CBS e RCA, che cercavano una chance produttiva che permettesse a ognuno di conquistarsi la leadership del mercato.
Ruvo di Puglia cantava e sognava attraverso i vinili che venivano venduti nei vari negozietti siti nel centro antico.
Se faceste risuonare su un giradischi la città del Talos, la melodia vi porterebbe per le stradine più belle, suggestive e colme di storia della nostra cittadina. A partire dall’attività in via Vittorio Veneto in cui Giovanni Lamura, storico proprietario, cominciò per primo a vendere i dischi in vinile.
Passione tramandata “di padre in figlio” quella di Giovanni Lamura che lasciò in eredità a Michele, Giuseppe e Guido e ai loro esercizi in via Cattedrale, Corso Carafa e via Vittorio Veneto.
Poco più tardi, negli anni ’80, in via Isabella Griffi nacque “L’Idea”, una nuova attività costruita attorno al vinile 45 giri che divenne comune anche grazie al suo prezzo accessibile.
Il formato a 45 giri è stato tra i maggiori trascinatori dell’industria discografica anche grazie al fatto che i brani si potevano “smerciare” al dettaglio, evitando all’acquirente spese più onerose per acquistare l’intero album dell’artista in questione.