IL 18 FEBBRAIO 1881 CROLLAVA LA TORRE DEL PILOTA
Ad appena 25 metri di distanza dal Castello Melodia si ergeva, con ben 33 metri di altezza, la cosiddetta Torre del Pilota. In età medievale, la torre era parte del sistema difensivo della città, poi, durante la dominazione spagnola divenne una prigione e, per l’occasione, fu fortificata per garantirne la sicurezza. L’esistenza della grande costruzione in piazza Matteotti, però, cessò di esistere alle ore 22 del 18 febbraio del 1881 quando il forte boato del crollo risvegliò le vicinanze. Le cause e l’intera vicenda le lasciamo a uno scritto dello storico ruvese Cleto Bucci:
«Fino al 1861 rimase integra la Torre del Pilota che fu acquista dal Comune, ristrutturata e sgombrata del bastione che la cingeva e fu trasformata in ufficio telegrafico. Tuttavia l’eliminazione del bastione rese instabile la struttura che alle ore 22.00 del 18 febbraio 1881 si accasciò al suolo. La base ovale della torre fu livellata ed è oggi utilizzata per manifestazioni e concerti, mentre nei primi del 900 sino agli anni 60-70 fu luogo di incontro per cercare e trovare lavoratori della terra. Punto di incontro dei cittadini. In una relazione, Luca Passaretti (direttore dell’Ufficio d’Arte e Novazioni del Comune, ndr), nel segnalare la data e l’ora precisa del crollo della Torre del Pilota, scrisse: “Or bene, nella notte dal 18 al 19 febbraio, verso le ore 10 di sera, come immensa fiera che mette l’ultimo ruggito e spira, la Torre, piegandosi sulla base debole da me additata, con orribile scroscio piombò in frantumi. Non si ebbero vittime umane, ma fu miracolo di Dio, non previdenza di uomini; che senza quella notte oltre ogni dire cupa e burrascosa, senza quella notte dall’ultimo venerdì all’ultimo sabato di carnevale, in cui tutti cercavano un riposo alle veglie trascorse od un apparecchio alle veggenti, in quel sito di abituali convegni, chi sa quali sventure, si sarebbero deplorate”».