Attualità

I ruvesi e il mare. L’appello di Caterina De Ruvo: «Amiamo il mare e manteniamo pulite le spiagge!»

“Io amo questo mare. Tu, bagnante che vai per la via, raccogli la plastica e ciò che il mare ti invia: sono solo ciò che nel mare buttiamo via!”

Rime fermate su un fragile biglietto bianco, ora sbiadito, ma pregne di amore per il mare. Sono state scritte da Caterina De Ruvo, di Ruvo di Puglia, una mattina, quando si è recata alla Terza Cala di Molfetta, una parte di costa poco conosciuta. Affidiamo alle sue parole il racconto di quel giorno e il messaggio di amore e di rispetto per la Natura. Un invito rivolto non solo ai comuni cittadini a essere protagonisti attivi nella cura del nostro paesaggio, ma anche agli amministratori.

«Per quel che può durare un cartello improvvisato – se mai qualcuno ci prestasse attenzione -ma scritto con il cuore! Non sono avvezza a pubblicare cose e fatti privati…ma faccio un’eccezione».

Una domenica «ho fatto la mia prima comparsa su quel tratto di mare che adoro per il suo panorama forse ancora un po’ selvaggio. Il mare era splendido, ma mi ha restituito anche il rimprovero dello scempio e della indifferenza di cui siamo capaci: la spiaggia era costellata di relitti di plastica di ogni sorta, rigurgiti delle mareggiate».

Due giorni dopo «mi sono recata lì, armata di buste e guanti, ma c’erano già gli angeli custodi, una squadra di giovani operatori ecologici, armati di buste e bastoni che setacciavano ogni anfratto. Li ho ringraziati, non di meno sentivo che avevo un debito di gratitudine per questo mare. Io amo questo mare e non voglio pensare di essere costretta a cercarne uno più distante solo perché ancora non lo abbiamo “zozzato” o perché il suo ecosistema regge ancora.

A nessuno piacerebbe fare il bagno o la doccia in una vasca lurida, quand’anche l’acqua fosse pulita.

Il mare era splendido, alle prime ore del mattino, e non potevo che ringraziarlo.

Dunque, se ci restituisce ciò che noi gli abbiamo riversato non è che sarebbe il caso di accorgersene e magari, nella borsa del mare, metterci anche una busta per immondizia e un paio di guanti!?

Noi facciamo la nostra parte senza vergognarci o schifarci. Tuttavia, pretendiamo dai politici e dalle amministrazioni che si attuino tutte le norme previste e possibili per il rispetto del “MARE NOSTRUM”, a cominciare dall’installazione e manutenzione dei depuratori.

Scusate la presunzione, ma lancerei uno slogan per tutte le spiagge: perché “IO AMO E RISPETTO IL MIO MARE! IN SPIAGGIA PORTO CON ME UN SACCHETTO PER I RIFIUTI!”».

L’invito di Caterina De Ruvo sarà senza dubbio accolto e fatto proprio da alcuni, ignorato da altri. Ma le sue parole e le sue azioni sono esempio di cittadinanza attiva il cui sguardo va oltre i confini della propria città. Caterina era pronta a ripulire quel tratto di spiaggia che altri avevano deturpato, abbandonando rifiuti in spiaggia o nel mare. Un gesto da imitare, per quel che è possibile.

Imperativo, tuttavia, è non deturpare le spiagge, abbandonando quel che resta del divertimento di una giornata o di una nottata accanto al fuoco.

(Foto © Caterina De Ruvo)

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