I ragazzi dell’A.I.A.S. donano alla città il mosaico dedicato alla Rotonda
La vecchia Rotonda, la indimenticata Piazza Matteotti dalle mattonelle rosse rivive nel mosaico realizzato da Francesco Cantatore, Giuseppe Cantatore, Armando Catalano, Giulio De Astis e Mariangela Lamonarca, sotto l’amorevole guida del Maestro Filomeno Visicchio, noto a tutti i ruvesi come Maestro Minuccio.
Un grande quadro, dai colori vivaci, donato dai ragazzi dell’A.I.A.S. Sezione di Ruvo di Puglia e dal Maestro Visicchio, per adornare Palazzo Avitaja e per ricordare la Ruvo di Puglia di un tempo, la sua storia.
«Il tema dello scorso anno, nel ricordare il passato della nostra città – spiega Leonardo Leone, presidente dell’Associazione – fu la Piazza dell’Orologio. Quest’anno è stato dedicato alla vecchia Piazza Matteotti. E’ stato un lavoro che ha avuto inizio ad ottobre scorso, quando il sindaco Pasquale Chieco fu invitato a mettere il primo tassello del mosaico ed è terminato a maggio di quest’anno. E’ un omaggio dei ragazzi alla loro amata città».
Il Maestro Minuccio, conosciuto per la sua arte di trarre la vita dalle pietre, creando Madonne, fiori, angeli e decorazioni multiformi, commosso racconta che è stato un onore lavorare con i ragazzi.
«I ragazzi hanno prima disposto le tessere e poi le hanno dipinte. Io ho messo a disposizione la mia arte, loro la propria abilità. E’ stato un dono reciproco, ma il loro è stato più grande. Inoltre, questa opera è la dimostrazione come tutti noi siamo artisti, abbiamo talento».
«Questo lavoro – aggiunge Leonardo Leone – rientra nelle tante attività ordinarie seguite da chi frequenta l’A.I.A.S., da ottobre a maggio. I nostri ragazzi svolgono attività che arricchiscono le loro competenze».
Francesco, uno degli autori dell’opera sostiene che il loro esempio debba essere seguito da tanti ragazzi.
«Essi dovrebbero imparare queste arti, invece di dedicarsi a cose sbagliate. Se vogliono, noi possiamo aiutarli!».
Una foto di gruppo accanto alla propria opera, con il sindaco Pasquale Chieco, l’assessora alla Cultura Monica Filograno, il Maestro Minuccio, Palma Montaruli, una delle anime dell’associazione tanto da essere affettuosamente chiamata la “Duracell dell’A.I.A.S” e il presidente Leonardo Leone suggella la giornata dei simpatici artisti.